– Domenico Pritelli ama studiare la storia delle religioni. E forse in tale passione si può raccontare l’uomo. Rigoroso, attento, onesto. Con la forza di dire le proprie ragioni: sempre. I suoi detrattori affermano che è troppo snob, troppo saccente, troppo preparato.
Cinquantatré anni, sposato con Simona Bastianelli, fa il medico ed ha il massimo dei pazienti: la soglia degli oltre 1.500. Negli ultimi 10 anni è stato uno dei protagonisti della politica con Rinnova Gabicce, una lista di sinistra alternativa alla sinistra ufficiale.
Con tale raggruppamento ed alleanza col centrodestra, dal ’99 al 2004, Pritelli, è stato sindaco di Gabicce. Nel 2004 si è ripresentato solo con Rinnova e per poco non veniva riconfermato. Avesse fatto il patto col centrodestra, sarebbe ancora il sindaco.
Rinnova nel ’95 (candidato a sindaco Mario Lanci, altra persona perbene) perse il duello con Bruna Tacchi per una manciata di voti.
Fa sapere Pritelli: “Tra 4 anni non mi ricandido per due ragioni. La prima, credo che 14 anni di impegno civico siano sufficienti. La seconda, l’amministrazione di Corrado Curti sta completamente smantellando la macchina amministrativa. Ha mandato a casa il segretario comunale scelto peraltro dalla Tacchi. Ha sostituito il responsabile della ragioneria. Ha mosso e sostituito altre pedine”.
Come si sta all’opposizione?
“Potrei dire bene. Ma la penso come la Tacchi. Chi ha fatto il sindaco fa molta fatica a fare il consigliere. Ma ho dei doveri verso i gabiccesi che mi hanno votato. In ogni caso mi diverto; c’è la pochezza del Consiglio comunale, il sindaco che racconta cose non vere, come sulla questione del Consorzio Baia delle Ginestre. Sindaco che ha un comportamento della serie non vi faccio capire niente, che per me potrebbe rappresentare anche un illecito. Invece, se da parte sua c’è leggerezza, è grave incapacità. Ed il sindaco mi fa ridere sulla scritta in inglese errata di Ponte Tavollo, sul Piano strutturale simile a quello di una metropoli”.
Dopo un anno di amministrazione quale voto a Curti?
“Un anno non è un tempo sufficiente. Però vale un quattro. In questo periodo ha tolto il pitosforo dal lungomare e tracciato qualche striscia blu per i parcheggi. Mentre sul Piano strutturale non si capisce niente. E non faccio un’opposizione pretestuosa, come è avvenuto durante il mio governo. Ho sempre ritenuto Curti un amico. E’ stato il mio tecnico ed abbiamo avuto belle discussioni costruttive su Gabicce. Per il fatto che siamo su sponde diverse mi sembra che abbia un atteggiamento strano. Se avessi fatto tutto quello che ha fatto lui per essere sindaco, sarei ancora primo cittadino. A distanza di un anno non sono pentito per non aver fatto l’alleanza con il centrodestra. Per natura più di tanto non subisco ricatti, imposizioni, promesse. Quindi, rinuncio e rinuncerò anche in futuro”.
Con quali consiglieri ha affinità?
“Con i miei. Con la maggioranza non parlo con nessuno e nessuno ha voglia di parlare con me”.
E con i Ds?
“Inesistenti, come sempre. C’è chi dice che li avrei dovuti avvicinare quando avevo l’alleanza trasversale; di riunire una sinistra lacerata dal ’92”.
Per chi vota Pritelli a livello nazionale?
“Ho votato Ds. Ora, non so più. A destra non se ne parla. Di un voto di protesta neppure. Diciamo sarebbe bello, né a destra, né a sinistra, ma stare davanti”.