Tutto ha un limite, anche la pazienza degli enti pubblici su un problema creato da ‘altri’. Parliamo del segnale relativo al digitale terrestre. Il passaggio dall’analogico al digitale, a distanza di tre anni, è una rivoluzione in gran parte ancora da fare. In particolare per la qualità del segnale che, spesso, rende la tv un’oggetto inanimato.
“L’Amministrazione provinciale di Rimini – si legge in una nota a nome dell’assessore al sistema informativo Mario Galasso – continua a ricevere numerose lettere e telefonate di cittadini che protestano per i gravi disturbi alla ricezione del segnale televisivo digitale della Rai. L’ultima settimana, in questo senso, è stata un vero e proprio calvario: il segnale digitale della Rai sul territorio della provincia di Rimini ha infatti tuttora una qualità scadente e non accettabile. Tale disfunzione appare gravissima ed incomprensibile, soprattutto in seguito alle numerose rassicurazioni ricevute dagli enti responsabili (strutture tecniche della Rai, in primis) nei vari tavoli regionali di confronto. Un vero e proprio disservizio di cui ne fanno spese, su tutti, i cittadini anziani per il quale la televisione rappresenta a volte l’unica fonte di informazione e svago. Oltre che per i cittadini riminesi, inoltre, va sottolineato il disagio creato alle migliaia di turisti presenti per la stagione estiva presso le nostre strutture ricettive. A questo punto, dopo tre anni di incontri, tavoli e rassicurazioni andate a vuoto, non sappiamo davvero più cosa pensare; forse rimane quella di rivolgersi agli organi inquirenti l’ultima strada possibile per ottenere quello che, è bene ricordarlo, è un diritto di tutti i cittadini? Nei prossimi giorni, faremo ancora una volta il punto con le associazioni dei consumatori locali per ridefinire una strategia che richiami i responsabili a erogare correttamente il servizio pagato dai cittadini. Disposti davvero all’estremo rimedio dell’esposto alla Magistratura”.
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