Giornata particolarmente intensa oggi per il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. Due questioni di non poco conto nella mattinata: il via libera dalla V Commissione al procedimento di acquisizione delle aree del Lungomaree e l’incontro tra il primo cittadino, affiancato dall’assessore al Demanio Roberto Biagini e i dirigenti del Comune con la proprietà del Delfinario di Rimini.
Rispetto alla prima, ecco che è arrivato il via libera in commissione alla proposta deliberativa “per l’individuazione dei beni immobili di proprietà statale che saranno oggetto di domanda di attribuzione”. Tradotto, si fa via via più concreta la possibilità, da parte di Palazzo Garampi grazie alla recentissima normativa del Federalismo Demaniale, di acquisire le aree che insistono sul Lungomare. Preludio alla riqualificazione della cartolina di Rimini ferma ai tempi in cui con la macchina fotografica si scattava in bianco e nero. Più precisamente è stata la V Commissione consiliare che questa questa mattina ha espresso parere favorevole (7 i voti favorevoli della maggioranza, 3 le astensioni della minoranza). Tra le aree di proprietà statale situate nel Comune di Rimini – spiega il Comune – si rilevano innanzitutto i terreni di sedime del lungomare e le pertinenze, oltre alle aree di piazzale Gramsci e della scuola media Panzini, destinate rispettivamente a viabilità, parcheggi pubblici, parte del mercato settimanale ambulante e scuola; tutte opere realizzate e mantenute dal Comune di Rimini con funzioni pubbliche a servizio della città. La proposta deliberativa passerà all’esame del Consiglio comunale già nella prossima seduta.
Rispetto, invece, alla complicata questione del Delfinario di Rimini, il confronto – spiega una nota ufficiale – è servito per chiarire le posizioni delle parti. Quanto alla necessità dell’adeguamento strutturale del Delfinario sul sedime demaniale, l’assessore Roberto Biagini “ha ribadito l’assoluto obbligo di muoversi nel solco delle competenze amministrative e delle leggi vigenti, che prevedono che tali strutture rispondano a requisiti precisi”. La proprietà, che ha lanciato in rete una petizione a favore della riapertura e domenica mattina invita la cittadinanza a recarsi sul posto per apporre la propria firma, ha ribadito come i delfini, che sono nati e cresciuti nella struttura riminese, “abbiano ancora una lunga aspettativa di vita, che non potrà che proseguire in una struttura acquatica protetta, pena la morte dei delfini stessi”. I titolari della struttura – si legge ancora nella nota di Palazzo Garampi- hanno ribadito la volontà di riqualificare la struttura, trovando la disponibilità da parte dell’amministrazione a procedere insieme per verificare quale percorso amministrativo intraprendere per arrivare una soluzione positiva, fermo restando la difficoltà della pratica (che prevede il coinvolgimento enti sovraordinati quale Regione e il Demanio) e l’impossibilità attuale di un ampliamento nella spiaggia libera. Spiragli quindi, anche se il cammino appare tutt’altro che semplice. Per entrambe le questioni. (dc)
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