Ciclo dei rifiuti e del cemento, penetrazione nelle attività ricettive e ricreative. Sono soltanto alcuni dei ‘business’ più profittevoli per le mafie, la cui presenza è conclamata anche dalle nostre parti. Per fare il punto della situazione venerdì 11 Ottobre 2013 ore 11:00 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico A. Volta – F. Fellini (Viale Piacenza, 28) si terrà l’incontro dal titolo “Mafie in Riviera. Infiltrazioni mafiose, ecomafie e buona politica in Romagna”. Interverranno: Gaetano Liardo (Libera Informazione), Lidia Castagnoli (Legambiente Emilia Romagna), Tiziano Alessandrini (Assemblea legislativa Emilia Romagna), Claudio Palomba (Prefetto di Rimini), Massimo Pironi (Sindaco di Riccione), Nadia Rossi (Assessore Rapporti con il Territorio Comune di Rimini), Mario Galasso (Assessore ai Servizi Sociali Provincia di Rimini). Coordina il dibattito: Santo Della Volpe, presidente Libera Informazione.
I dati relativi al 2012 – scrivono gli organizzatori – vedono Emilia Romagna al decimo posti della classifica nazionale con 1.035 infrazioni accertate, 944 persone denunciate e 410 sequestri effettuati. Un quadro che vede la Romagna sempre più sotto la pressione, in particolare, del clan dei Casalesi e sempre più a rischio per quanto riguarda i passaggi di proprietà alberghieri: sono ben 200 le strutture alberghiere, su 2.400 censite nella provincia di Rimini, finite sotto i riflettori della magistratura, per modalità sospette. E Rimini si segnala anche per la frequenza di casi di abusivismo edilizio, o mancate demolizioni segnalate dai Comuni nel territorio provinciale, con 220 segnalazioni di irregolarità nei primi 10 mesi del 2012.
L’INIZIATIVA. Il Gruppo Antimafia Pio La Torre attivo dal 2008 nella provincia di Rimini con una ventina di volontari per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle mafie, ha realizzato il documentario “Romagna Nostra: le mafie sbarcano in Riviera”. Girato tra Ravenna, Rimini, Riccione e San Marino dal sammarinese Francesco Ceccoli, racconta e analizza il fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Romagna e nella Repubblica di San Marino degli ultimi anni, ripercorrendo le vicende note e meno note: dall’omicidio di Gabriele Guerra nel 2003 alla sparatoria del 2005 a Riccione in viale Ceccarini, dall’indagine Vulcano 1 all’operazione Titano. Per sostenere la produzione del documentario, il Gruppo Antimafia Pio La Torre ha avviato una raccolta fondi tramite il sito www.produzionidalbasso.com. Si può finanziare il documentario prenotando quote (minimo 5 euro). Il termine entro il quale sarà possibile sostenere il progetto è l’11 novembre 2013. In cambio il Gap ringrazierà i sostenitori inserendone il nome nel sito, nei ‘credits’ del dvd e per donazioni superiori, ci sarà una copia omaggio del dvd “Romagna nostra” e una copia del libro “Mafia, camorra e ‘ndrangheta in Emilia-Romagna” di Enzo Ciconte.
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“Le denunce degli imprenditori soggetti allo strozzinaggio sono poche, pochissime, anzi. La maggior parte di queste ultime operazioni, inchieste sulle criminalità organizzata, sull’usura, l’estorsione e il riciclaggio da parte di clan di camorra e di mafia sono il frutto di intercettazioni telefoniche, di lunghe indagini da parte delle DDA di mezza Italia, perché, sicuramente, molti imprenditori sono ancora intimoriti dai personaggi con i quali hanno avuto a che fare”.
Il Gruppo Antimafia Pio La Torre è attivo dal 2008 nella provincia di Rimini e conta 20 volontari, tutti ragazzi e ragazze. Sul territorio si occupa di sensibilizzare la cittadinanza organizzando incontri pubblici con esponenti del movimento antimafia, redigendo articoli e dossier, seguendo l’evoluzione delle indagini condotte su quest’area.
Nel giugno 2013 ha pubblicato un inedito dossier sui beni confiscati nella provincia di Rimini e una mappa sinottica sulla presenza mafiosa sul medesimo territorio.
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