– Benito ha verniciato le canne di bambù, i tutori delle piante, di verde, con una passerella ad “L” tra le colture fatta di mattonellone bianche e verdi.
Un altro ha verniciato di verde i tondini di ferro, sempre da utilizzare come tutori, ed ha una passatoia di legno rialzato sulla terra.
Terzo Bianchi e Cesarino Amadori hanno l’orto in società.
I nuovi orti degli anziani “Del Bianco” sono un gioiellino. A suo modo un giardino pettinato con una precisione da far invidia agli svizzeri. Sono 132 (16 ancora da assegnare) e grandi circa 55 metri quadrati. Si trovano poco distanti dalla Villa Del Bianco (dove un tempo c’era il ristorante “Messicano”).
Si è cercato, attraverso il rigore ed il piano dei colori, di dargli un bell’aspetto. I 10.000 metri quadrati di terra sono delimitati da una rete verde sulla quale è stata applicata un’altra rete, la frangivento. Attraverso il cancello si accede agli orti che si affacciano su tre vialetti di ghiaino. Un’altra recinzione con cancello divide le varie “proprietà”. Forse queste sono eccessive, sarebbe stato bello averle delimitate in toni più leggeri e meno protettivi. Ogni due orti c’è una fontanella con due rubinetti. Dice una voce: “Qualcuno non è in grado di apprezzare quello che gli è stato dato”.
Gli orti sono molto animati il mattino presto: dalle 6.30 fino alle 9.30. In mezzo agli appezzamenti per gli ortaggi, il Comune ha fatto uno spazio con le essenze: timo, santoreggia, limoncello, lavanda, rosmarino, menta. Viene visitato dalle scolaresche.
La terra è di proprietà della famiglia Barogi che l’ha concessa con un affitto molto basso.
Dice Antonio Gaia, il presidente della Fondazione Del Bianco, proprietaria di un centinaio di ettari di terra tra Misano e San Clemente e lasciati alla comunità da Giuseppe Del Bianco, un possidente senza eredi e legato al cattolicesimo sociale: “Rispetto a prima abbiamo cercato l’uniformità, che il colpo d’occhio fosse piacevole.
Una volta terminato il Centro sociale, lì vicino, avremo un zona animata dai nonni, dove è possibile socializzare con molta facilità. Insomma, i frutti della terra uniscono. Ed un grazie all’amministarzione comunale”.