di BERNADETTA RANIERI
E’ stato presentato il progetto “Empowerment e Qualità del Lavoro”. Un termine inglese, magari non del tutto conosciuto, che di fatto significa: credere e liberare le proprie potenzialità. Il piano nasce dalla riflessione su come sostenere il reinserimento lavorativo, promuovendo anche un’azione di verifica sull’adeguatezza degli strumenti normativi in mano alle pubbliche amministrazioni, soprattutto alla luce delle forme di povertà emergenti in questi ultimi anni. E il target di fruitori individuato dal Comune di Rimini è quello dei disoccupati over 45, ovvero persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi e che si trovano in una condizione di “sbandamento” psicologico e lavorativo. “Non è un intervento a pioggia – ha tenuto a precisare l’Assessore alla Protezione Sociale del Comune di Rimini Gloria Lisi – ma si vuol puntare all’individuazione di azioni in generale riconducibili a una logica di empowerment complessivo della persona, nell’ottica di fornire strumenti utili a reinterpretare il proprio percorso lavorativo e il proprio portato di esperienza e di conoscenza e di offrire, al contempo, un’opportunità di valorizzare eventuali talenti e desideri di crescita professionale”. Saranno proposti tirocini e/o inserimenti lavorativi a tempo determinato e, allo stesso tempo, saranno supportate le aziende che provvederanno agli inserimenti e alla formazione stessa dei lavoratori. In entrambi i casi ci saranno contributi da parte del Comune, ente capofila di tutto il progetto, sia per i disoccupati che intraprenderanno uno dei due percorsi e sia per le aziende ospitanti. Gli attori di questo progetto innovativo e lungimirante saranno i sindacati, gli operatori dei servizi sociali, la Asl, il terzo Settore e il Centro per l’impiego e, naturalmente, i disoccupati over 45 riminesi.
Si tratta di un progetto organizzato dall’Assessorato comunale alla Protezione Sociale e dal Piano strategico Rimini Venture cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna sul bando 2012 dei progetti partecipativi in attuazione della legge regionale 3/2010 e nato sulla base degli indirizzi individuati dal gruppo di lavoro “welfare” del Piano strategico di Rimini. Il budget totale messo a disposizione è di 130mila euro provenienti dal fondo anticrisi ottenuto dai sindacati in fase di approvazione del bilanci e altri 150mila sono aggiunti dall’ assessorato alla protezione sociale.
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