La Provincia di Rimini ha disposto la concessione dei contributi per i danni subiti dalle aziende agricole in seguito alle eccezionali nevicate del 2012. Si tratta di una cifra complessiva di Euro 239.858,83, che sarà erogata in seguito alla rendicontazione degli interventi svolti dalle nove aziende ammesse ai contributi (su un totale di quattordici domande pervenute). La maggior parte dei contributi, intorno all’85%, saranno rivolti al ripristino delle coltivazioni di olivi, tra le più compromesse in seguito alle nevicate, mentre la restante sarà rivolta alla ristrutturazione di strutture ad uso agricolo come capannoni o stalle. “Si tratta di interventi mirati e non a pioggia – commenta l’assessore all’agricoltura della Provincia di Rimini, Fabio Galli. – I criteri di istruttoria ed ammissibilità individuati dai nostri uffici hanno permesso di individuare, tra le domane pervenute,le necessità reali e prioritarie sulle quali investire”.
Sempre in tema di risorse in arrivo, dunque di buone notizie, ci sono anche i contributi dell’Unione Europea previste in Emilia Romagna. Si tratta di 1,190 mld di euro, 131 mln in più del periodo 2007/13. Sulle peculiarità del sistema agricolo provinciale, intervengono in maniera propositiva Sandro Polidori Loris Dall’Acqua (Valmarecchia Battle Group). “Il Piano di sviluppo Rurale PSR 2014/20 – scrivono – può essere uno strumento importante per la Valmarecchia. Queste alcune priorità fondamentali: la zootecnia bovina combinata ed in rete tra l’alta e la bassa valle, con l’incentivazione ed aiuti particolari all’allevamento di razze richieste dal mercato nell’alta valle sostenendo ad esempio la linea Vacca-Vitello ed aziende dedite all’ingrasso dei vitelli nella bassa valle; la zootecnia ovina potenziando la produzione non solo di carne, ma anche di latte per la produzione di prodotti DOP come la Caciotta d’Urbino in notevole espansione e di eccellenze come il formaggio di fossa ed altri formaggi tipici locali, ricotte, ravigiolo; lo sviluppo di allevamenti faunistici di pregio; la valorizzazione e tutela dei prodotti attraverso un Marchio “Prodotto di Montagna”.
Sul presidio e difesa del territorio, Polidori e Dall’Acqua sottolineano la necessità di investire risorse per la difesa del territorio al fine di provvedere alla sistemazione e manutenzione di tutta la rete idrografica di superficie dai Fossi alle aste fluviali laterali sino a quelle principali con l’auspicio che si lavori per creare infrastrutture viabilistiche per un equilibrato sviluppo economico soprattutto per quelle aree oggi svantaggiate. A tal proposito non sarebbe poi male rifinanziare adeguatamente a favore dei comuni e non solo , la Legge della Montagna la 97/94 con il suo specifico art. 17. Bisogna inoltre scoraggiare l’eccessivo frazionamento dei terreni agricoli così come andrebbe sostenuto l’acquisto di terreni da parte di agricoltori o silvicoltori.”
Nel 2012 la Produzione Lorda Vendibile (PLV) è stata stimata in oltre 136 milioni di euro di cui l’80% da vegetali. Le orticole sono il 45%% delle produzioni vegetali e il 36% della PLV totale e che a livello regionale pesa il 3,2%. Il 2012 si è chiuso in leggera diminuzione rispetto all’annata precedente: 1,7% in valore percentuale e 2,28 milioni di euro in valore assoluto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA