Sanità è uno dei temi più sentiti dalla cittadinanza, le strutture ospedaliere presenti in Valmarecchia ovvero l’Ospedale Franchini a Santarcangelo e il Sacra Famiglia a Novafeltria (nella foto lapiazzarimini.it) rappresentano due presidi importanti ed irrinunciabili, l’ipotesi che possano essere depotenziati è inaccettabile. Purtroppo come noto le nostre realtà ospedaliere sono inserite nella lista delle 25 strutture che hanno i requisiti per essere trasformate in ospedali di comunità, non si tratta di una condanna scritta, ma rappresenta il rischio di avviarsi verso un ulteriore impoverimento delle due strutture che nei fatti è già iniziato anni fà con la soppressione di diversi reparti. Gli Ospedali di Comunità sarebbero quasi completamente svuotati dei servizi che siamo abituati a ricevere oggi, svuotati anche del significato stesso di ospedale; con ogni probabilità gli unici elementi che li caratterizzeranno saranno un punto di pronto intervento e posti letto rivolti a quelle persone che devono ricevere cure che non potrebbero ricevere a domicilio, corsie in cui la figura che sarà più facile incontrare non sarà il medico, ma l’infermiere, una risposta che riteniamo inadeguata alle esigenze del territorio. La salute e l’interesse del paziente devono essere il perno attorno al quale ruotano le azioni della politica in materia, troppe volte invece accade che la politica porti in corsia ragioni economiche che invece non dovrebbero in alcun modo condizionare il lavoro ospedaliero, l’interesse economico dell’azienda non può e non deve sovrastare quello del paziente, la trasformazione dell’ Unità Sanitaria Locale in Azienda Sanitaria Locale sembra invece averlo dimenticato. Il riordino del sistema sanitario, il contenimento della spesa sono sì da perseguire, ma non sulla pelle dei cittadini. Vogliamo ricordare che in Alta Valmarecchia è già stato presentato un importante documento politico, redatto in maniera condivisa da tutte le forze politiche in favore del Sacra Famiglia di cui la Regione deve tenerne conto, vogliamo un pronto soccorso degno di questo nome, una diagnostica e cura poliambulatoriale completa e seria, una specializzazione in BIABETOLOGIA – AUXOLOGIA con una divisione ospedaliera di cura utilizzando e convertendo i 30 posti letto che rimarranno liberi dopo l’agognata RSA che da 30 anni attende di essere realizzata. Allo stesso modo devono essere prese in considerazione le istanze presentate dalle forze politiche santarcangiolesi condivise anche dalle amministrazioni dei comuni limitrofi i cui cittadini usufruiscono dei servizi del Franchini affinché venga mantenuto l’assetto del reparto di chirurgia per interventi a basso e medio rischio, che si provveda alla nomina di un primario tenendo conto delle esigenze operative anche della chirurgia generale e non della sola senologia seppur rappresenti un’eccellenza della struttura da valorizzare.
Loris Dall’Acqua Sandro Polidori Valmarecchia Battle Group