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Home Località San Giovanni

“I tecnici sono un problema per la giunta”

Redazione di Redazione
13 Febbraio 2006
in San Giovanni
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
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– “Chiacchierone che non fa nulla”. Questo il luogo comune di alcuni marignanesi sul sindaco Domenico Bianchi. Invece, ha avuto forza e coraggio per portare al centro della discussione un tema scottante come il fatto che liberi professionisti (geometri, architetti, ingegneri, geologi) occupino assessorati vicino al proprio lavoro: Urbanistica, Edilizia privata e Lavori pubblici.
Il terremoto politico a San Giovanni parte con le dimissioni di Luca Tomasetti da assessore ai Lavori Pubblici e Sport. Tutto “parte” dalle lettere anonime che un fantomatico “Magnatedesc” fa circolare a cadenza più o meno regolare in città. In quei facili monologhi senza prove né riscontri, si accusano i conflitti di interesse di molte persone e la non trasparenza degli affari urbanistici marignanesi.
Il sindaco Bianchi, che mal aveva digerito già ai tempi della campagna elettorale 2004 il fatto che tecnici liberi professionisti operassero nel settore di competenza, e dopo un anno e mezzo di rodaggio amministrativo, ne ha approfittato per annunciare una redistribuzione delle deleghe all’interno della giunta, a seguito del quale Luca Tomasetti, sembra già pressato all’interno del suo partito, i Ds, ha fatto subito seguire le proprie dimissioni, usando toni duri verso Bianchi.
Ufficialmente le lettere anonime vengono criticate con sdegno e si è sempre difeso l’operato degli assessori e la loro trasparenza, ma è innegabile che l’effetto di mettere sospetti l’ha centrato in pieno. Bianchi sembra stia accusando il clima che si sta respirando in paese e ha colto l’occasione per operare la redistribuzione.
Gli assessori interessati, il vice-sindaco Clementi della Margherita e Tomasetti dei Ds, non sembrano abbiano però il pieno sostegno dei rispettivi partiti, e anche Clementi sembra stia meditando le dimissioni, ma dopo aver atteso i riscontri delle indagini avviate contro l’autore delle lettere anonime.
Il nodo è: se i due assessori rimangano o meno in Consiglio comunale, dove potrebbero aiutare i nuovi arrivati, ma anche rendere difficile il lavoro, visto che saranno non tecnici i prossimi assessori, almeno stando a quello che è l’indirizzo indicato da Bianchi.
Ma la riflessione di Domenico Bianchi, le lettere, non meno che la chiacchiera, hanno rotto gli equilibri politici. Luca Tomasetti, già capogruppo consiliare, colpito nell’amor proprio, verga la lettera di dimissioni, che finisce nel direttivo dei Ds come forte argomento di discussione. Il partito concorda col sindaco.
Pensare che il sindaco Domenico Bianchi, che si dichiara vicino ai Comunisti italiani, sia uscito sulla questione tecnici allo scoperto da solo è troppo facile, anche se questa è la voce popolare.
Il sindaco ha pianificato la tattica con i tre segretari dei partiti della maggioranza: Italo Della Biancia (coordinatore comunale del Partito repubblicano; il segretario è Antonio Zangheri), Giovanni Protti (Margherita) e Gianfranco Cenci (Ds, già sindaco).
Sentiamo che cosa sta succedendo nella briosa piazza della politica marignanese (che storicamente è sempre stata elettrica) con i segretari della maggioranza.
Italo Della Biancia, brioso e simpatico, come sempre. Attacca in tono scherzoso: “E’ una parola saperlo. Dopo le elezioni si era parlato della riorganizzazione delle aree, che passano da 8 a 5; di conseguenza anche degli assessorati. Le dimissioni di Tomasetti sono state un fulmine a ciel sereno. Invece, le tensioni tra Clementi ed il sindaco non sono dovute alle lettere anonime ma ad una diversità di vedute. Dopo le dimissioni di Tomasetti, i tre partiti di maggioranza si sono trovati d’accordo che sia il sindaco a gestire le deleghe, aspettando l’indicazione diessina”.
La lettura di Protti, portavoce comunale della Margherita: “E’ successo tutto questo perché tutti noi della maggioranza abbiamo commesso degli errori, chi più chi meno. Nel senso che non abbiamo tenuto conto delle persone. Per noi della Margherita i tecnici negli assessorati non sono un problema se sono onesti; possono portare un contributo maggiore. Clementi ha idee da professionista sullo sviluppo di San Giovanni. E’ stato accusato in modo infamante, rancoroso. Infatti, tutto il Consiglio comunale gli ha espresso solidarietà, eccetto uno. Gode la fiducia della Margherita”.
Gianfranco Cenci, 10 anni sindaco, potente segretario dei Ds: “La riorganizzazione delle aree comunali e la valutazione sulla distribuzione delle deleghe sono argomenti di forte entità, che richiedono molta attenzione. Aspettiamo dal sindaco Bianchi le proposte nero su bianco. Bianchi ha evidenziato ai partiti della maggioranza la necessità di sviluppare maggiormente gli assessorati all’Ambiente ed al Turismo e tale nuova cornice deve essere tradotta in documento organico”.
La presenza dei tecnici negli assessorati dell’urbanistica è diventata preponderante in ogni amministrazione comunale e provinciale. Al di là di ogni discorso, bisognerebbe ritornare ai tempi del Pci: i tecnici andavano a reggere gli assessorati alla Cultura, non per conflitto di interessi, ma solo per correttezza.
Bianchi ed i tre partiti di maggioranza hanno avuto coraggio. E San Giovanni fa da battistrada una riflessione politica che sta covando sottotraccia nei dirigenti dei partiti e nei cittadini e che prima o poi esploderà in ogni amministrazione dei 20 comuni del Riminese. Insomma, un altro primato marignanese di cui andar fieri.

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