URBANISTICA
– Cinque “centri” per ricucire lo sfilacciato tessuto urbano di Gabicce Mare per farne un corpo vivo ed armonico. Questi i capisaldi portati dal famoso architetto Anselmi col suo Piano strutturale. Solo che per realizzare l’ambizioso progetto bisogna utilizzare il cosiddetto motore immobiliare; ovvero spalmare a destra ed a manca un po’ di cemento. Si spera che possa essere fatto in modo intelligente e piacevole. Ma andiamole a vedere queste cinque zone, partendo dal mare.
Zona balneare (1) – Si demolisce il palazzo comunale (la cui volumetria con una sorta di perequazione, viene spostata in via XXV aprile); al suo posto una piazza con vista mare, demolendo un albergo, il “Wally”, la cui superficie dovrebbe essere “trasportata” dove c’è il “Savana” oggi (tortuose trattative con il proprietario del “Wally”).
Via della Vittoria (2) – Poco fuori il centro balneare, previsti due edifici polifunzionali, “La porta della città”: uno commerciale e residenziale e l’altro con funzione alberghiera (la cubatura con incentivi del “Wally”).
Via XXV Aprile (3) – E’ prevista la realizzazione di un parcheggio per circa 800 posti con volumi residenziali tra cui il nuovo palazzo comunale.
Ponte Tavollo (4-5)- La realizzazione di parcheggi con la sistemazione dell’area della parrocchia di Ponte Tavollo. Nella zona vicino all’uscita della circonvvallazione è previsto, al posto degli attuali orti per anziani, “Un luogo ludico e sportivo con attività legate alla musica con prevalente attenzione alla cultura giovanile”.
Con tale sistemazione urbanistica si vogliono mettere in comunicazione i gabiccesi.
Anselmi ha detto che quello di Gabicce Mare è “uno schema di piano strutturale in cui l’architettura sfuma nell’urbanistica e viceversa”.
E’ un piano di ristrutturazione della città che cerca di evidenziare i valori significativi e simbolici della città.
Così legge il Piano strutturale Corrado Curti, il sindaco: “Gabicce Mare è piccola ma vive la zona dei quartieri come realtà molto più grandi. Gabicce Mare, Gabicce Monte, Case Badioli, Ponte Tavollo sono vicinissime eppure molto distanti. Attraverso questa risistemazione urbanistica andiamo ad integrare le varie zone della città in un percorso”.