Con 8 commedie hanno distribuito in beneficenza, missione di don Claudio in Mozambico, 40 milioni di lire. Tra gennaio e febbraio hanno 4 serate in programma
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di Claudio Saponi
– “Nel titolo, ‘Da un sumar tan fè un caval’, c’è già tutto”, afferma Roberto Semprini, l’autore. L’intreccio è attorno ai vizi di famiglia. Il marito si gioca l’abitazione e gli averi a carte. Senza sostanze, senza più nulla con cui saldare il debito, il conte, suo avversario al gioco, ha un debole per le donne ed una simpatia fin troppo sfacciata per la moglie del debitore. Il conte invita la donna fuori per l’estinzione del debito.
Però la signora non ne vuol sapere. Il giocatore promette che abbandonerà il vizio, si traveste da donna ed esce col nobile.
Ma si continua a perdere e giocare. L’ufficiale giudiziario, per conto del conte, va a pignorare un altro bene. I familiari temono che l’uomo abbia ricominciato. Invece, a cimentarsi, è il figlio.
La storia è solo il sottofondo per battute piacevoli con lo scopo di far riflettere, ridendo. Il testo, al momento delle prove (in tutto una quarantina di ore), è flessibile. Nel senso che se non fa sorridere si taglia e cambia. Le prove vengono effettuate nel garage di uno degli “attori”. Scenografie e costumi si fanno in casa. L’inizio della compagnia è casuale. Per allietare una festa di fine d’anno, si fa uno sketch. Era l’89. Passo dopo passo gli sketch sono aumentati. Fino alla commedia.
La rappresentazione, l’ottava de “I giovne amarcord”, la più giovane compagnia del Riminese, dura due ore e trenta. Finora, dove è stata inserita nel cartellone, ha divertito e riempito i teatri. A Misano c’erano 350 spettatori, a Montescudo (180 posti) sono stati costretti a tirare fuori le sedie di legno.
Il ricavato delle commedie va in beneficenza a favore della missione di don Claudio, in Mozambico.
Hanno in programma altre 4 serate: il 18 gennaio a Riccione, nel centro parrocchiale di Marina Centro, il 25 al teatro Massari a San Giovanni.
Il 7 febbraio è all’Africa di Riccione e si chiude a Cattolica allo Snaporaz il 21 febbraio. Il sipario si alza alle 9 di sera.