Banca Carim chiude la semestrale con vistosi segni meno nella gestione. “I risultati – si legge nella nota diffusa dall’istituto – risentono in modo significativo della riduzione della redditività cedolare del portafoglio titoli di proprietà, con riflesso sui principali aggregati di conto economico rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: margine finanziario a 23,1 milioni (-18,7%) e risultato dell’attività ordinaria a 39,6 milioni (-9,2%).
Carim – spiega la relazione – ha proseguito l’azione di trasformazione ed adattamento del proprio modello distributivo ed organizzativo per meglio fronteggiare il nuovo contesto competitivo caratterizzato da margini operativi in contrazione, nonché il piano di contenimento dei costi: commissioni nette a 16,5 milioni (+8,6%) e costi operativi a 34,4 milioni (-4,9%). Gli impieghi hanno raggiunto quota 2.761 milioni, in leggera crescita (+0,1%). Vola, rispetto alla media nazionale (-0,1%) il credito concesso alla clientela. Banca Carim ha erogato 107,9 milioni di nuovi finanziamenti a beneficio di oltre 2.200 clienti. Dato molto positivo per le erogazioni di mutui per acquisto di abitazioni +24,7% (23,5 milioni) rispetto allo stesso periodo 2014. Deciso anche il balzo dei finanziamenti alle imprese: +49,3% (23,5 milioni).
Negativa la crescita percentuale della raccolta diretta: 2.855 milioni (-2,0%), attuando “l’indirizzo strategico di riduzione del costo della raccolta a vista su grandi depositanti (-70 milioni da inizio anno) al netto della quale la stessa registra un incremento di +11 milioni (+0,4%)”. Sale di mezzo punto la raccolta indiretta che si attesta a 1.767 mln. In evidenza l’incremento della raccolta gestita (+115 mln; +16,1%). I coefficienti patrimoniali di Vigilanza risultano pari a 9,09% (Tier1 ratio) e 11,65% (Total Capital Ratio). Nel corso del semestre è stata avviata e conclusa una verifica ispettiva ordinaria e generale da parte della Banca d’Italia, che si è conclusa senza l’applicazione di sanzioni.