Tarsù più 3 per cento. la domanda dei servizi a domanda individuale(asilo nido,materna,centro estivo)copre quasi il 55% della spesa.Curiosutà:gli amministratori si sono tagliati del 2% l’indennità di carica.
Più risorse per il sociale, l´istruzione e la qualità della vita in generale, senza andare ad incidere nella fiscalità generale ma chiedendo ai cittadini una partecipazione maggiore nei servizi a domanda individuale. È questa la sintesi del bilancio 2003 del comune marignanese. E questo nonostante il taglio dei trasferimenti da parte dello Stato previsto nella finanziaria 2003 e criticato da Comuni, Provincie e Regione di tutti i colori politici: nel rapporto con lo Stato centrale, infatti, il Comune di San Giovanni ha un taglio complessivo di risorse per 28.000 euro. Per non incidere nella fiscalità generale, quella che pagano tutti i cittadini, il Comune aveva di fronte due scelte, o limitare i servizi offerti o cercare di mantenerli chiedendo a chi ne fa uso una partecipazione maggiore, aumentandone quindi il tasso di copertura.
Per entrare nei numeri del bilancio, nella parte riferita alle entrate, l´Ici e l´addizionale Irpef rimangono invariate. Viene aumentata la Tarsu del 3%, a fronte di un aumento costi del 10%, dovuti alla riorganizzazione del servizio e all´aumento dei rifiuti prodotti.
Gli incassi derivati dal recupero dell´Ici sono in calo, visto che si stanno terminando gli accertamenti. Questa operazione degli accertamenti ha avuto un duplice ruolo, uno di equità, garantendo lo stesso rapporto tributario per tutti i cittadini e l´altro di allargare la base imponibile (+90.000 euro rispetto al 2002), operazione politica che va in senso opposto a quella del Governo, che ha messo in campo una serie enorme di condoni, politica governativa che non rende onore a chi le tasse le ha sempre pagate. Previste anche un aumento dei dividenti delle aziende di cui il comune è socio (Hera, Romagna Acque).
Per quel che riguarda le spese segnaliamo aumenti per il personale (+ 63.500 euro), per il verde pubblico (San Giovanni è la prima in provincia nel rapporto verde pubblico su abitante) + 45.000 euro, per il servizio di nettezza urbana (+ 72.000 euro). Nel totale la spesa corrente aumenta di 247.000 euro.
Anche il livello dei servizi non diminuisce. Il ragionamento sul livello di qualità del Welfere locale fatto in precedenza, indica che la copertura dei servizi deve essere maggiore.
Il tasso di copertura dei servizi aumenta dall´ 81,30% del 2002 all´84,59% del 2003. E´ stata aumentata di 10 centesimi (da 3,5 a 3,6 euro) la retta per il buono pasto. Nonostante questo, il prezzo è uno dei più convenienti della provincia.
L´84,59% sembra un tasso di copertura alto, in realtà se si fa un dettaglio si scopre che l´impegno del Comune è pari al 59% nell´Asilo Nido, al 71% nel Centro Estivo, al 45% nella Refezione e gestione della scuola materna, e anche se non compare nei servizi a domanda individuale, al 75% nel trasporto scolastico.
Per dirla in Euro, sono 314.491 quelli che preleviamo dalla fiscalità generale.
Il tasso di copertura medio dell´84,59% è infatti fortemente determinato dal dato della casa protetta (quasi 100% per un importo di quasi 970.000 euro): enucleando i costi della Casa Protetta il contributo medio dei cittadini che usufruiscono dei servizi è del 55,47%. La retta della Casa Protetta ha subito un aumento del 3%.
Da sottolineare anche i 10.000 euro in più (16.500 euro totali) per quel che riguarda il fondo per l´handicap nelle nostre scuole, i 2.770 euro in più (56.557 totali) per il fondo per il sostegno agli affitti, i 6.000 euro in più per la quota Asl per la gestione delle funzioni socio-assistenziali (150.000 totali) e i 5.650 euro in più per l´assistenza a indigenti ricoverati in strutture assistenziali (35.000 totali).
Una sottolineatura infine va fatta per quanto riguarda il taglio del 2% delle indennità per gli amministratori, coerentemente con il taglio del 2% dei trasferimenti operato dal Governo.