– “Il più maledetto e sporco campo di battaglia che io abbia mai visto durante le guerra”. Queste furono le parole dell’ufficiale alleato Whitfield che organizzò la presa di Croce. Scrive lo storico Douglas Orgill: “Il raccapricciante spettacolo di Croce fu uno dei pochi della guerra che agli ufficiali anziani, che avevano servito in Europa tra il 1914 ed il 1918, ricordò le scene delle Fiandre durante il primo grande conflitto mondiale”.
L’episodio risale al settembre del ’44, durante gli ultimi giorni di combattimento sul crinale di Coriano. Combattimenti violentissimi, “così intensi da rendere impossibile discernere un’esplosione dall’altra”.
Il 13 settembre fu una giornata terribile sul crinale del fronte della Linea Gotica che andava da Coriano, San Savino, Passano, su fino a Gemmano. Sui soldati tedeschi, in 24 ore, le forze aeree alleate, la Desert Air Force, in 900 missioni sganciarono 500 tonnellate di bombe.
Da terra, invece, sul crinale di Coriano 700 bocche da fuoco avevano sparato per tutto il giorno. La fanteria canadese conquistò Coriano con un corpo a corpo con i granatieri tedeschi. San Savino fu presa prima della mezzanotte, anche se proseguirono i combattimenti. Successi anche tra San Savino e Passano.
Nella notte, coperti da un fuoco micidiale, gli alleati arrivarono sulle rive del Marano.
Per avanzare verso la pianura Padana, dal 13 al 20 settembre, gli alleati dell’Ottava Armata persero in media 750 soldati al giorno, tra morti e feriti. I tedeschi difendevano coi denti ogni casa, ogni costone, ogni villaggio, ogni piccola altura. I combattimenti per conquistare Coriano erano iniziati i primi di settembre, ma gli inglesi non riuscirono a sfondare.
Il 4 e 5 settembre furono due giornate terribili. Tedeschi ed inglesi si scontrarono attorno al piccolo cimitero di San Savino. Gli alleati persero 170 soldati tra i morti ed i feriti. Alla fine dello scontro si camminava in una zona dove non era rimasto in piedi un solo muro e con gli intonaci sporchi di sangue inglese e tedesco.