Curiosità: le presenze turistiche nell’entroterra sono cresciute del 33 per cento, pari a 62.356 (20.326 gli arrivi, più 11,7%)
[img align=left]http://www.lapiazza.rn.it/aprile/maggioli.jpg[/img]
Manlio Maggioli, presidente della camera di commercio
Gaetano Pregheffi, già professor di Statistica a Pavia, nel suo libro “Statistica aziendale” (Franco Angeli) afferma che ci sono tre modi per non dire il vero: la bugia, la menzogna e la statistica.
Ed i numeri economici della provincia di Rimini sono tutti di segno più. Sono stati presentati nel “Rapporto sull’economia della provincia di Rimini” promosso dalla Camera di Commercio, lo scorso 11 marzo nell’aula magna dell’Università di Rimini.
Hanno introdotto Luciano Chicchi, presidente della Fondazione Carim, Manlio Maggioli, presidente della Camera di Commercio, Paolo Onofri, segretario generale Fondazione Prometeia. La giornata l’ha chiusa un ospite di prestigio Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis.
Ha detto l’ufficio studi della Camera di Commercio: “Se è vero infatti che Rimini non si sottrae a fenomeni universalmente diffusi, quali il rallentamento nella produzione, la minore capacità di spesa delle famiglie ed il progressivo invecchiamento della popolazione, è anche vero che il sistema nel suo complesso ha dimostrato in questo tormentato 2002 di non avere le ‘pile scariche’, per usare le parole del professor. Paolo Onofri, segretario generale di Prometeia, tanto da giustificare già per il periodo 2003-2004 fondate previsioni di ripresa e rilancio”. Ma andiamoli a vedere questi numeri in grado di raccontare la salute dell’economia.
Le imprese
Il numero delle imprese sono aumentate dello 0,52 per cento. Nel 2001 quelle registrate erano 30.852, passate a 31.013 del 2002. La crescita c’è stata soprattutto tra le artigiane: più 1,1% (per 9.358 imprese totali). Forte balzo nei pubblici esercizi (ristoranti al più 13,7%), così come di quelli del cosiddetto terziario avanzato (attività immobiliari, informatica, ricerca, nuove professioni), attestatosi ad un notevole più 8,36%, per complessive 3.434 imprese.
Edilizia
Sempre col vento in poppa il settore delle costruzioni (più 3,3%), in linea con il positivo trend demografico della provincia degli ultimi anni (più 1%).
L’occupazione
E’ in aumento. Dal ’98 ad oggi è cresciuta di oltre sei punti percentuali. Il tasso di disoccupazione è diminuito costantemente: 4,3% nel 2002, a fronte del 5,3% del 2000 e del 9,5% del 1997.
Commercio
Notizie incoraggianti giungono inoltre dal commercio, dove il crescente numero di imprese operanti con l’estero (553) ha determinato un saldo positivo della bilancia commerciale (56,4% il valore dell’export verso i Paesi Unione Europea, contro un 53,7% di importazioni, oltre al costante sviluppo dei rapporti commerciali con l’est europeo); quanto al commercio interno, la crisi non ha inciso più di tanto sul numero di imprese esistenti (8.708 a metà 2002, in calo di appena lo 0,3% rispetto al 2001).
Turismo
Le presenze totali 15.086.065 (11,7 milioni gli italiani e 3,3 milioni gli stranieri) dei turisti sono diminuite dell’1,5 per cento rispetto al 2001 che aveva segnato un più 1,2 sull’anno precedente. Il dato curioso è che le presenze alberghiere negli altri comuni provinciali sono aumentate del 33 per cento. Naturalmente in assoluto il turista che non si ferma sui 5 comuni della costa(Cattolica, Misano, Riccione, Rimini e Bellaria) sono trascurabili, ma ciò che conta è il trend positivo: una volta partito è difficile da arrestare Infatti, hanno registrato 62.356 presenze per 20.326 arrivi.
Depositi bancari
Il dato è della Banca d’Italia ed afferma che a Rimini ogni famiglia ha in banca 132.000 euro (lo stesso dato vale anche per l’Emilia Romagna).
– Crescita nella crisi per l’economia della provincia di Rimini nel 2002 rispetto all’anno precedente. E che Paolo Onofri, segretario generale di Prometeia, ospite di prestigio lo scorso 11 marzo in occasione del rapporto annuale dell’economia provinciale, ha sintetizzato con un’immagine forte: “Le pile non sono scariche”.
INCENTIVI
Regione, aiuti per l’artigianato
– La Regione Emilia Romagna incentiva le piccole e medie imprese dell’artigianato. Le agevolazioni sono mirate alla ricerca Hi-tech e alla tutela ambientale. Domande entro il 31 maggio 2003. Le istanze devono essere presentate presso le sedi delle Province interessate nei progetti.
I NUMERI
Pil, in 6 anni
più 34 per cento
– Il Pil (Prodotto interno lordo) misura la ricchezza prodotta da una comunità. E’ l’indicatore degli indicatori, in grado di riassumere anche tutti gli altri. Manca l’aggiornamento al 2002, ma si può fare riferimento agli ultimi anni. Dal ’95 al 2001 Rimini ha conosciuto un incremento di oltre il 34%, nettamente superiore a quello regionale e nazionale, mentre il Pil pro-capite ha fatto registrare un più 29,75% (per 23.460 euro) nello stesso periodo di riferimento.
Prevale il commercio
– Percentuale del numero delle imprese per settore in provincia di Rimini.
– Commercio 27%
– Alberghi 13,1%
– Industria manifatt. 11,4%
– Costruzioni 11,3%
– Servizi alle imprese 11,2%
– Agricoltura 9,8%
– Trasporti 4,1%
– Credito e assicuraz. 1,8%
Fonte Starnet – Unioncamere
Produzione, più 1 per cento
– La produzione dell’industria riminese è cresciuta dell’1% nel 2002. Era stata del 4,8 nel 2001. Previsioni: più 1,7 nel 2003, 3,5 nel 2004 e 3,7 nel 2005.
Imprese, più 0,52 per cento
– Il numero delle imprese nella provincia di Rimini è aumento dello 0,52%. Sono passate dalle 30.852 del 2001 alle 31.013 del 2002. Aumento consistente soprattutto tra le artigiane (+1,1%, per 9.358 imprese).
Disoccupazione al 4,3 per cento
– Cresce l’occupazione. Dal ’98 ad oggi è aumentata di 6 punti. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,3% della popolazione attiva nel 2002; era del 5,3% del 2000 e del 9,5% nel ’97.
CURIOSITA’
Giornali, e fu errore?
– A pagine 14 del rapporto della Camera di Commercio probabilmente c’è un errore, ma se il dato riminese è vero, c’è da riflettere. Si legge che nella provincia di Rimini si vendono circa 17.000 quotidiani (contro i poco più di 2 milioni dell’Italia). La fonte è l’Istat e l’anno è il ’98. In Italia altre fonti (Pima Comunicazione) affermano che le prime 55 testate diffondono 4,87 milioni di quotidiani. Ma il dato interessante è un altro: le copie vendute su 1.000 abitanti. Il dato del Riminese è di 66, mentre quello italiano è di circa 100. La cosa su cui riflettere è che in Germania su 1.000 abitanti si distribuiscono circa 400 quotidiani.