Copertina del libro
– “Una ‘forestiera’ a Misano Adriatico”. In ‘zir’ per la Romagna”. E’ il titolo del libro (Edizioni la Piazza, 284 pagine, 16 euro) scritto da Daniela Sapone che viene presentato in piazza della Repubblica a Misano Adriatico giovedì 26 luglio, alle 21.
Potrebbe essere un vademecum che porta per mano il turista (ma perché no anche i locali) per le bellezze artistiche e naturali di Misano e molti centri del Riminese e del Cesenate: Mondaino, Saludecio, Montefiore, Pennabilli, Montetiffi… A corredo bellissime immagini. A scorrere le pagine, la cosa che più colpisce sono le migliaia di informazioni raccolte. Il volume reca l’introduzione del sindaco Stefano Giannini, che riportiamo.
“Succede che gli albergatori si innamorino delle turiste. È successo anche a Luciano Giorgi dell’Hotel Franca. Quando Luciano ha detto nel paese che si sarebbe sposato con la Daniela, che intanto faceva bella mostra di sé per via Repubblica, il commento al Bar Centrale è stato: “Os-cia la è propria bela la murosa fures-cira ad Luciano dla Riciota”. In realtà qualcuno nel commento avrebbe sostituito l’aggettivo bela con un altro sempre di quattro lettere e sempre iniziante per b e finente per a, ma questo fa parte del folclore romagnolo di Riviera, e sarebbe comunque un complimento schietto della femminilità di una bella ragazza. Devo spiegare: la Riciota, per via dei capelli ricci color rame, è la signora Franca, la donna attualmente più longeva di Misano Mare, con i suoi novantacinque anni (che Dio gliene conceda ancora tanti, perché è ancora lucidissima) madre di Luciano e quindi suocera di Daniela; come quasi tutte le suocere romagnole immagino che all’inizio non sarà stata “dolce” con la nuora “fures-cira”, forestiera; in realtà non lo so, magari è stata dolcissima, ma quel che conta, lo devo riconoscere, è che Daniela si è radicata benissimo nel paese e alla fine si è talmente appassionata di Misano e della Riviera che ci ha messo tanto in termini di curiosità, per capirla, per scoprirne storie e luoghi, aneddoti e modi di dire, tradizioni e storia. Negli anni ne è venuta fuori anche la voglia di raccontare tutte le sue scoperte e le sue sensazioni in queste belle pagine, che sono simpatiche soprattutto per questo modo, direi primordiale ed innocente, di raccontarle. Insomma non opera di letteratura ma un racconto di sensazioni, piacevole perché sincero”.