Tra gli ospiti Luigi Russo, Salvatore Quasimodo, Enzo Bettiza e il grande Eduardo De Filippo, che si appuntò la breve massima di saggezza in un suo foglietto; chissà se l’ha mai utilizzata in un suo scritto.
C’è voluto l’interessamento della Provincia di Rimini e della Cna assieme alla disponibilità dell’emittente riminese La8 e La9, diretta da Francesco Cesarini per portare il dialetto alla ribalta televisiva. Un notiziario intitolato “La stmèna in dialèt”, condotta dal riccionese Edmo Vandi, ha subito incontrato il favore di un vasto pubblico che da tempo spingeva per un ritorno alla lingua dei nonni, dei padri, delle origini, quel dialetto che è stato così a cuore di personaggi quali Giustiniano Villa (il poeta delle piazze) e dei più recenti Giuseppe Bellosi, Gianni Quondamatteo, Marco Magalotti e di poeti quali Spallicci, Pazzini, Pedretti, senza dimenticare Tonino Guerra e Gianni Fucci, solo per citarne alcuni.
Una trasmissione che comprende un notiziario d’attualità intitolato “Te da savé che…” e poi “Do ciacre insèn” con personaggi del mondo dialettale, “Da no zcurdè” per dare notizia di eventi romagnoli, “uè ch’us dis? (dizionario di parole in disuso), “I mis-cir dna volta” alla riscoperta delle attività artigianali, “I pruverbie ad stasoun” (detti della cultura contadina e marinara e infine “A te deg in povesia”, con ospiti in studio che declamano propri versi scrupolosamente in dialetto. Viene giudicato un fatto culturale importante il favore crescente nei riguardi di questa trasmissione che va in onda ogni sabato alle 14 su La9, con replica alla domenica alle 13.05 su La8.