Mio padre emigrò in Belgio nel 1926, io sono nato l’8 marzo 1924 a Cagli di Pesaro. Come tanti connazionali anche mio padre è stato convocato dal consolato belga per sapere se i propri figli volevano andare a scuola per imparare la lingua italiana a Charleroy. Ci venivano a prendere a casa e ci riportavano. Nell’anno 1936 ci hanno proposto di andare in colonia in Italia, io ho accettato non sapendo esattamente in un primo momento che si trattava di Cattolica. Sono partito dal Belgio nell’agosto di quell’anno. Arrivati in questa città il treno si fermò in mezzo alla campagna dove oggi c’è il sottopassaggio in prossimità delle Navi. Abbiamo poi raggiunto a piedi la vicina destinazione.
Nel settembre 2006 dopo settant’anni di assenza ho deciso di andare a rivedere questo luogo; l’ho trovato molto cambiato, allora la spiaggia era più bella, tutti i giorni facevamo il bagno, era il nostro principale divertimento. Si facevano giochi in uso allora: il tiro alla fune, il cerchio e molta ginnastica, come era nei programmi del regime. Andavamo vestiti da marinaretti a passeggio per la città di Cattolica e i nostri superiori non erano autoritari. Ho passato così queste tre settimane di soggiorno godendomi il sole e la spiaggia. Nel 1938 sono stato invece a Roma e precisamente in campeggio a Montesacro. Queste sono state le migliori opportunità della mia prima giovinezza”.