La stessa cosa dovrebbe essere avvenuta anche in altre località dato che il fenomeno, attualmente, è dilagato in quasi tutta Italia. Basta percorrere le strade extra urbane e l’autostrada per notare ai lati la quasi ininterrotta teoria di pini attaccati dal terribile bruco ed i tronchi delle querce, in particolare, avvolti da folte ramificazioni di edera.
Il vice sindaco di Gradara, Marco Tiziano Caroli a seguito della segnalazione, ha effettuato un giro esplorativo constatando l’avanzato stato di degrado degli alberi anche nei pressi del Castello esprimendo l’idea, per il recupero, di usufruire dell’opera degli anziani del Centro Argento, perlomeno per le querce, in quanto l’operazione del taglio dell’edera alla radice non rappresenterebbe un grosso lavoro. All’operazione potrebbero anche essere coinvolti gli scouts che sovente campeggiano in zona, con i Rovers ed adulti scouts, tutta gente intraprendente ed amante della natura soliti ad essere utili alla comunità nei più svariati interventi. In tal modo una calamità potrebbe essere trasformata in una pubblicità per Gradara, primissima in Italia ad affrontare il problema.
di Sergio Tomassoli