Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale
Il presidente provinciale di Confesercenti, Fabrizio Vagnini, interviene smontando le tesi a sostegno dell’area commerciale Bandieri della Cooperativa Bagnini di Misano, Consorzio Bagnini di Misano e Associazione Il Maestrale.
Rimini 22 febbraio 2020. “Rimaniamo meravigliati e increduli del rammarico espresso dai bagnini sulla mancata realizzazione dell’area commerciale Bandieri, espresso da una categoria economica su un tema che non è di loro rappresentanza. Il progetto è stato respinto dalla Provincia non per un capriccio, ma è stato ritenuto non idoneo, non c’è quindi una discrezionalità ma una perizia dei tecnici.
Ribadiamo per l’ennesima volta, in quanto pare necessario, che il ragionamento di realizzare del nuovo commerciale perché con gli oneri di urbanizzazione poi il Comune può realizza un sottopasso, non è accettabile. È una logica che scaricherebbe il costo sociale dell’intervento solo su una categoria. Non diciamo che il sottopasso di attraversamento monte-mare della Statale 16 non sia necessario e importante, ma solo che le risorse per realizzarlo vanno ricercate diversamente, in Regione e con fondi europei. Su questo tema c’è stato un avvicinamento tra il Presidente Stefano Bocaccini e il Sindaco di Misano Fabrizio Piccioni. Basta la volontà di guardarsi intorno per trovare risorse per questa viabilità di tipo extra provinciale.
È deleteria la logica di realizzare un centro commerciale in una situazione economica come quella attuale, in cui il commercio è in una situazione di avanzata saturazione. Tutti dicono che occorrono sostegno e aiuti, poi quando servono azioni concrete qualcuno se lo dimentica. È vero che il commercio subisce la concorrenza dell’on-line, ma iniziamo ad affrontare il problema che si compone da vari aspetti, compresi i centri commerciali.
C’è poi il tema del consumo del territorio: la legge Regionale numero 24 specifica di ridurre il consumo del suolo. Sempre la Regione mette a disposizione fondi per riqualificare e rilanciare i centri città e i centri commerciali di vicinato. Mettiamo in pratica queste due normative, uniamo la loro filosofia con un unico filo conduttore.
Contrariamente a quanto sostengono i bagnini l’area Bandirei non è una zona degradata, ma semplicemente un campo incolto. Quella del parco tematico è una trovata di marketing, il progetto previsto non è né più né meno di un centro commerciale che sorge in periferia, niente di innovativo se non qualche pannello solare sul tetto.
Non accettiamo le tesi dei bagnini, che rigettiamo al mittente, e non pensiamo siano solo farina del loro sacco”.
Ribadiamo per l’ennesima volta, in quanto pare necessario, che il ragionamento di realizzare del nuovo commerciale perché con gli oneri di urbanizzazione poi il Comune può realizza un sottopasso, non è accettabile. È una logica che scaricherebbe il costo sociale dell’intervento solo su una categoria. Non diciamo che il sottopasso di attraversamento monte-mare della Statale 16 non sia necessario e importante, ma solo che le risorse per realizzarlo vanno ricercate diversamente, in Regione e con fondi europei. Su questo tema c’è stato un avvicinamento tra il Presidente Stefano Bocaccini e il Sindaco di Misano Fabrizio Piccioni. Basta la volontà di guardarsi intorno per trovare risorse per questa viabilità di tipo extra provinciale.
È deleteria la logica di realizzare un centro commerciale in una situazione economica come quella attuale, in cui il commercio è in una situazione di avanzata saturazione. Tutti dicono che occorrono sostegno e aiuti, poi quando servono azioni concrete qualcuno se lo dimentica. È vero che il commercio subisce la concorrenza dell’on-line, ma iniziamo ad affrontare il problema che si compone da vari aspetti, compresi i centri commerciali.
C’è poi il tema del consumo del territorio: la legge Regionale numero 24 specifica di ridurre il consumo del suolo. Sempre la Regione mette a disposizione fondi per riqualificare e rilanciare i centri città e i centri commerciali di vicinato. Mettiamo in pratica queste due normative, uniamo la loro filosofia con un unico filo conduttore.
Contrariamente a quanto sostengono i bagnini l’area Bandirei non è una zona degradata, ma semplicemente un campo incolto. Quella del parco tematico è una trovata di marketing, il progetto previsto non è né più né meno di un centro commerciale che sorge in periferia, niente di innovativo se non qualche pannello solare sul tetto.
Non accettiamo le tesi dei bagnini, che rigettiamo al mittente, e non pensiamo siano solo farina del loro sacco”.