– L’idea per la costruzione del centro di Misano Adriatico è stato posto lo scorso 13 giugno, con il voto favorevole della maggioranza (Ds, Margherita e Socialisti), della Tua Misano e l’astensione del centrodestra e di Rifondazione comunista.
L’area interessata è il quadrilatero racchiuso tra via Repubblica, il lungomare, via Liguria e la ferrovia. Ha quattro proprietari: gli eredi Ceschina (che per ragioni di eredità continuano a litigare tra loro), la galleria Gardenia (16 titolari), il Comune di Misano e una società sammarinese.
Dovrebbero essere tirati su tra i 15.000 e i 16.000 metri quadrati di edifici tra residenziale, commerciale e di servizio (vigili urbani, poste, ambulatori, un centro polifunzionale per il turismo). Il fulcro sono due piazze: una grande ed una più piccola.
L’amministrazione comunale come progettista ha scelto Gilberto Facondini, un architetto di Bellaria, consulente esterno sia del Comune di Bellaria, sia di quello di Misano.
Sul quadrilatero si va a giocare una bella parte del futuro misanese. Dovesse essere fatto con intelligenza, passione, idee, la città ha margini di crescita turistici enormi. Se si dovesse ripetere una via Repubblica in grande sarebbe uno sciupio di danaro e emozioni. Ma questo è un altro discorso.
Afferma il sindaco Antonio Magnani: “L’idea dell’amministrazione comunale è un Piano di iniziativa pubblica che vuole mettere insieme pezzi di città staccati gli uni dagli altri. Vogliamo creare un centro che abbia un’anima. Che sia vivo e accogliente. Un corpo capace di attirare gli uomini per passeggiare, per ritrovarsi. Il come ancora non lo sappiamo. Lo decideremo insieme al progettista, ai proprietari, ai cittadini”.
“Anche sulla realizzazione – continua il sindaco – ancora non lo sappiamo: insieme, a stralci. Vogliamo più semplicemente coniugare l’utilità ad un decoro urbanistico”.
E i tempi? Il sindaco: “L’intento è presentare uno studio di fattibilità entro quest’anno ed un piano particolareggiato per il 2008. Voglio sottolineare, che vogliamo mettere in campo un investimento sul reddito, cioè la capacità di creare ricchezza e lavorare e non sulla rendita. Potenzialmente vogliamo costruire un volano per la città. Le dimensioni di Misano forse non ci possono permettere cose sensazionali, ma cogliere delle opportunità, senza dimenticare difficoltà e problemi, sì”.
Rosario Zangari, capogruppo consiliare di An: “Sull’idea siamo favorevoli; ci siamo astenuti perché vogliamo vedere prima il progetto. E’ da una decina d’anni che dico che Misano Mare ha bisogno di un centro. Prima di ristrutturare il palazzo comunale, insieme ad Adriano Torsani, si era lanciata l’idea di trasferirlo nella zona a mare, attorno al quale poi realizzare il perno. Noi speriamo di no, ma sotto sotto sospettiamo che ci sia anche la volontà di accontentare i proprietari della Galleria Gardenia e di Cecchini della Conad. Almeno questo era l’indirizzo del primo progetto. Noi ci opponemmo perché non c’era l’interesse pubblico. Temiamo che il progetto possa essere realizzato per stralci e non in un momento solo. Non mi piacerebbe che causa le divergenze di eredità in casa Ceschina, si optasse per quanto sopra. Voglio anche dire che il sindaco, in Consiglio comunale, all’ultimo momento aveva presentato un emendamento che gli abbiamo fatto ritirare, causa illegittimità. Fosse passato avrebbe avuto carta bianca”.
Michele Laganà, consigliere comunale della Tua Misano: “E’ un’ottima idea e ho votato a favore per essere chiaro col cittadino, a differenza di qualcuno che è d’accordo ma poi si astiene. Mi è dispiaciuto per il consigliere Andrea Muccioli che ha il negozio in via Repubblica che in un primo tempo voleva votare contro e poi è finito per astenersi. Un ben centro credo che possa invitare la nire a Misano. Con un beneficio evidente per tutte le attività del centro e non solo, come pure per i ristoranti sul mare. Il sindaco ci ha chiesto il voto sull’idea e avrebbe voluto l’unanimità. Credo che il progetto riesca a far fare il cosiddetto salto di qualità e unificare Misano Mare e Misano Brasile”.
Pasqualina Pala, capogruppo consiliare di Rifondazione comunista: “Ho dato la delega al sindaco sull’andare aventi nell’idea; il mio giudizio verrà dato sulla qualità del progetto. Quando verò le cose che si intendono fare. Ritengo che Misano abbia il bisogno estremo di costruire un centro in cui identificarsi e crescere”.