– Un arredo urbano piacevole ma in salsa esotica e non sobrio, essenziale, rustico e romagnolo, con un forte richiamo al genius loci. Insomma, con l’impronta della cascina e dei tamerici.
Il sindaco Antonio Magnani lo ha inaugurato lo scorso 28 giugno, alle 21, con la musica dell’orchestra Roberto Polisano.
Con tale lavoro Portoverde si è dato un ulteriore tocco di fascino ed eleganza. L’area sulla quale è intervenuta l’amministrazione comunale è di 2.400 metri quadrati: 850 è verde pubblico; su 1.150 è stato utilizzato il legno come la pavimentazione, infine 360 metri quadrati sono i mosaici in pietre di fiume. Inoltre, c’è una lunga seduta che costeggia il lungodarsena di 180 metri. Il tutto finito da nuovi lampioni e dalla fognatura. Costo complessivo 340.000 euro. Che suddiviso per i metri quadrati, fanno 141,6 euro a metro quadrato.
“Il nuovo arredo di Portoverde dice il sindaco Antonio Magnani – è un primo passo verso la rivalutazione complessiva di ciò che dovrà essere il salotto buono di Misano Adriatico”.
Le opportunità che si aprono – con continua il primo cittadino – con questo intervento permetteranno di pensare a Portoverde come luogo ideale per eventi. Sarà importante anche la capacità di far crescere strutture alberghiere in questa realtà”.
Padre del progetto è l’ingegnere comunale Giancarlo Zoffoli. Afferma: “L’idea nasce dalla constatazione che la vecchia darsena di Portoverde rappresenta uno dei luoghi speciali di Misano Adriatico, strategico per i residenti e per un’offerta turistica che ha i suoi punti forti nella qualità urbana e ambientale. Nella progettazione si è pensato di creare uno spazio elegante e accogliente rigorosamente riservato ai pedoni, attraverso l’uso di materiali tipici delle realtà portuali: il legno, l’acciottolato, il sasso di fiume, utilizzando colori che si ispirano al mare”.
Per coloro i quali la triade, terra, tradizione, tipicità, serve a caratterizzarsi in questa esasperata fase di globalizzazione, l’arredo urbano di Portoverde lascia riflessioni aperte.
Per terra è stato utilizzato il legno che è bello ma necessita di cure continue e attira lo sporco come il miele i bambini. Ci sono esempi lampanti. A Riccione parte di viale Ceccarini venne pavimentata con assi (davanti alla gelateria Nuovo Fiore) e presto sostituite dalla pietra. Altro esempio, è lo scivolo del sottopasso della stazione di Misano: legno devastato dal tempo e dal passaggio. Altro neo: le piante. Messe a soffrire varietà di palmizi.