Bruno Galli
La lettera
“Mai come in questo periodo credo sia importante, nonché opportuno, che il dibattito politico mantenga un profilo basso e costruttivo, che punti alla sostanza, anziché alla forma ed all’apparire. Però ho letto con profonda preoccupazione quanto affermato dal Presidente Bonaccini ed all’Assessore Corsini, secondo i quali sarebbe di buon senso prolungare la chiusura delle spiagge, consentendo invece gli accessi ai parchi e al lungomare. La mia professione di infermiere, oltre ad avermi fatto toccare con mano i rischi di questa terribile epidemia, ha contribuito ad aumentare i miei personali livelli di cautela e prudenza non solo per la mia tutela, ma soprattutto per chi mi è stato e sta accanto: dai colleghi, ai pazienti fino ai miei familiari, senza alcuna distinzione.
Credo che la scelta che ha portato la giunta regionale a prendere tale decisione sia stata generata della paura di assembramenti che vanificherebbero gli sforzi di questi mesi di lockdown, ma l’incoerenza è evidente.
La spiaggia rappresenta un posto sicuramente più ventilato e che personalmente ritengo meno a rischio, per svariati e palesi motivi.
Gli italiani, e nello specifico i romagnoli, hanno dimostrato di sapersi gestire e su di loro non avrei problemi a riporre la mia fiducia. Allo stesso tempo, vi garantisco che le persone non hanno né capito né tantomeno condiviso questa scelta e ritengo che per essere autoritari, bisogni essere autorevoli e questa decisione sbagliata, rischia di togliervela.
Concludo dicendo che questo provvedimento sarebbe dannoso inoltre anche per il settore turistico, in quanto veicolerebbe un messaggio sbagliato, un messaggio di insicurezza in contrapposizione a quello lanciato dal Sindaco Gnassi sulle spiagge sicure. Visto che tutti e tre i politici in questione fanno parte dello stesso partito, è bene che si chiariscano le idee e le posizioni. Sono già state date indicazioni troppo spesso contraddittorie dal Governo nazionale, alle quali i cittadini, comunque, si sono attenuti con rispetto e spirito di sacrificio. Mi auguro che la Regione faccia un passo indietro a tale proposito, in quanto l’operazione spiagge sicure sarà già complicata dalla mancanza totale di attenzione al tema turismo da parte del governo centrale, sia dal punto di vista normativo che da quello dei finanziamenti, perorare questa chiusura acuirebbe sensibilmente le difficoltà di un settore centrale per la nostra economia, quanto in difficoltà.
Bruno Galli, segretario provinciale Lega