Pecci, Lega: “Forum sul turismo e Piano strategico”
Qualche settimana fa avevamo chiesto al Sindaco “Un piano strategico del turismo (PST) all’interno del quale fossero presenti gli interpreti del turismo per la migliore pianificazione degli interventi”. E per questo avevamo proposto un FORUM.
Apprendiamo oggi dalla stampa di una conferenza-convegno, tenutasi in famiglia, perché in questo modo gli amministratori “se la cantano e se la suonano” senza contraddittorio … per fare propaganda.
Da ciò che si legge sulla stampa le proposte avanzate fanno parte del “nulla” che il Piano Strategico riminese ha prodotto in questi anni. “Soldi buttati”, dunque!
Strano che durante i lavori del convegno nessuno abbia avuto il coraggio di dirlo.
Un esempio su tutti: “Il Parco del Mare”. Il progetto testimonia il fallimento della politica turistica riminese cioè di una maggioranza incapace che ha speso e fatto spendere agli imprenditori (albergatori, commercianti e bagnini) montagne di denaro per un progetto irrealizzabile.
Il progetto del Piano Strategico, che avrebbe dovuto caratterizzare l’Amministrazione Gnassi e diventare il “Format” di altre città balneari italiane ed europee, si è trasformato in un modesto arredo urbano che cancella parcheggi e viene incensato da amministratori “miopi” non all’altezza di comprendere la mutazione del turismo italiano, europeo e mondiale.
Il convegno, di cui l’Ufficio Stampa del comune di Rimini ha dato notizia, anche se ha lo scopo nascosto di mostrare una “apertura” alle idee della Lega che, in verità, in questo momento, a Rimini, sta dando le linee guida degli interventi urgenti (e lo fa senza avere la task force) per uscire dalla crisi, non serve assolutamente a nulla.
Così come non serve comunicare le idee del Piano Strategico di Ermeti quali: il coaching, il sistema commerciale di eccellenza, il brand equity, la Rimini tutto l’anno, ecc. senza dare loro il contenitore per realizzarle.
Un esempio su tutti: Rimini, città turistica, per il rilancio, ha bisogno dei collegamenti con l’Alta Velocità e con l’aeroporto, ma sul tema e cioè su come fare sinergia con le Ferrovie e con la società di gestione dell’aeroporto nessuno ne ha mai parlato e ne parla.
Ora la domanda è semplice: come si possono realizzare i progetti (del brand equity o del sistema commerciale d’eccellenza) se sei isolato dalle città del Nord e del Sud del Paese e dall’Europa?
La Lega ha più volte sollecitato la Regione ad affrontare il tema dei collegamenti aeroportuali e di stanziare risorse per le “reti d’impresa”, importanti per sviluppare nuove idee e progetti, ma fino ad oggi non è stato approvato nulla.
Il Presidente del Piano Strategico sollecita l’adozione di nuovi strumenti urbanistici, ma l’Amministrazione Comunale solo pochi mesi fa ha approvato il Rue che mette lacci e lacciuoli agli immobili alberghieri impedendo ogni loro riconversione in strutture moderne capaci di cambiare l’offerta turistica.
A Rimini c’è bisogno di “fare” e non di chiacchiere.
Ricordiamo che l’agenzia del Piano Strategico era nata con lo scopo di “delineare le strategie future di sviluppo del territorio, in maniera condivisa tra enti istituzionali e rappresentanti delle associazioni economiche, sociali e culturali del territorio”: mi sembra di poter dire che anche questa struttura è diventata un “paguro”; ha fallito il proprio obiettivo e ora si perde nella elaborazione di tesi inutili – a cui non seguono i progetti – così come ha fatto l’amministrazione comunale, in questi anni, che al di là del recupero del Teatro Galli e di Castel Sismondo non è riuscita a realizzare altro.
Però, per onestà intellettuale, un successo lo ha raggiunto: le fake news del Palazzo di Gnassi sono state moltissime ed hanno ricalcato pedissequamente la comunicazione del Governo.