– La maggioranza con cambierà. Un bilancio tutto sommato sano. Nel 2030, Gradara dovrebbe raggiunge i 6.000 abitanti; oggi sono 4.500. Cultura e natura per affrontare il turismo del futuro. Sono le direttrici sulle quali si sta muovendo il sindaco di Gradara Franca Foronchi. Insegnante di tedesco al liceo Mamiani di Pesaro, con tanto di patentino di guida turistica in tasca (ha fatto la guida fino a poche estati fa), la signora è stata eletta sindaco con una lista civica sostenuta dal centro-destra. Dall’altra parte candidata a sindaco c’era un’insegnante Diana Abbondanza, con una lista di centro-sinistra.
La prestigiosa agenda Moleskine (quella degli artisti) per gli appunti, Franca Foronchi è stata eletta nel Partito democratico; veltroniana, era la capolista: un autentico onore. Di sé afferma che ama la sobrietà.
Signora il suo governo di che colore è?
“Fosse stato di centro-destra non sarei stata eletta nel Partito democratico. Ammetto però che la mia lista è trasversale; a me non interessa che cosa votano. Non cambiarei i miei consiglieri con qualcun altro. Non abbiaamo pressione dai partiti; né dal mio, né dagli altri”.
La lista all’opposizione in Consiglio comunale si definisce di centro-sinistra, che cosa pensa?
“La definizione è loro; non mi lamento. Finora abbiamo lavorato bene insieme. Abbiamo collaborato su alcuni temi, come i piani particolareggiati. E in modo onesto, chiaro. Sono del parere che chi ha avuto il mandato elettorale debba governare, e l’opposizione anche. Mi piacerebbe che il Pd facesse delle riforme importanti per il futuro del Paese; sono anche del parere che l’alternaza sia il sintomo di buona democrazia”.
Come archivia Gradara questa stagione turistica?
“Positiva; in tinta con l’anno passato. Siamo davvero contenti perché la stagione non è stata positiva. Gli ingressi sono quelli dell’anno socrso. Voglio ricordare che il nostro castello, 211.815 biglietti nel ’96, è il 29° museo più visitato in Italia. Mentre la mostra dedicata a Mirò viaggio attorno alle 13.000 presenze. E stiamo già lavorando ad una mostra invernale (gennaio-giugno) per attirare appassionati durante i fine settimana primaverili. E’ dedicata a Picasso; avremo manifesti ed acqueforti. Mentre per la prossima estate ci sarà un’esposizione che va a raccontare la moda di Elio Fiorucci”.
Il Prg (Piano regolatore generale) è in Provincia per l’approvazione, a quanti abitanti arriverete?
“Gli attuali 4.500, nel 2030 dovrebbero arrivare a circa 6.000. Le due zone a forte espansione sono a Fanano (vecchia fornace) con 18.000 metri quadrati di edificabile (erano 22.000) e nell’area Zaccarelli. In quest’ultima zona, in cambio avremo il terreno sulla quale, sempre chi farà l’operazione immobiliare, costruirà la nuova scuola media. Nelle nuove aree edificabili abbiamo abbassato l’indice di edificabilità. Prima su ogni metro quadrato si potevano tirare su 50 centimetri quadrati; ora 30. Invece, le zone già lottizzate, se costruiranno secondo i principi della bio-architettura, avranno un premio cubatura del 5 per cento. Nel nuovo lo si dovrà fare; chi utilizzerà il muro più largo dei 33 centimetri standard non è soggetto a cubatura. Inoltre, gli edifici devono essere esposti a sud-ovest, come le cascine”.
Questa giunta arriverà fino alla fine della legislatura?
“Certo. Questo è l’impegno che abbiamo preso con i cittadini. Ci sono persone che al di là dell’appartenenza si mettono insieme per il loro paese. Nel momento in cui non ci saranno più le condizioni, si vedrà”.
Come se lo immagina il futuro gradarese?
“Una città dove la cultura e la tradizione hanno un peso rilevante. Avere la possibilità di passeggiare per una bella campagna e avere i servizi necessari: scuole, parchi, centri culturali. Spero che ci sia una forte cerscita dell’associazionismo e del volontariato. Non so se tutto questo lo faremo, ma ce la metteremo tutta”.
CURIOSITA’
Prg, 400 euro di fotocopie. “Dateci il cd”
– Le carte del nuovo Prg di Gradara (in Provincia di Pesaro per l’approvazione, dopo di che passerà in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva) costano un patrimonio. Per fare le fotocopie (a colori) ci vogliono circa 400 euro. Così 12 tecnici hanno preso carta e penna e scritto al sindaco chiedendo un cd. La tecnolgia costa meno ed è anche più pratica.