Micucci, lettera ad una persona che ammiravo
Il sottoscritto, Michele Laganà, nel 2004, a nome della Tua Misano, scrive una lettera a Micucci, uscita sulla stampa locale.
Carissimo Franco,con molta semplicità, visto che personalmente ti conosco poco, ma nei pochi momenti che ci siamo incontrati e scambiato alcune parole ho capito dai tuoi occhi e nel tuo comportamento successivo, una grande umanità e lealtà .La cosa che mi ha colpito di più, è stata che il giorno che abbiamo passato assieme al Sindaco, Sandro Tiraferri, abbiamo portato la colomba della pace al Sindaco di Imola .I tuoi occhi vedendo l’amico che soffriva, erano pieni di lacrime, questo si è impresso nella mia mente ed io , che sono sempre stato un istintivo da quando sono nato e che ho fatto grandi cose con le persone incontrate nella mia vita che mi sono piaciute subito istintivamente, siccome ho la sensazione che sia io che te non siamo certo attaccati alle poltrone ma sono sicuro che vogliamo solo il bene della Romagna e crediamo sinceramente che nella vita bisogna fare come dice il comico Fatti non P??.. e credo che l’impegno che ho preso nei confronti della mia lista e dei misanesi che mi appoggiano sia questo .
Ritengo che, per far fare il salto di qualità al Comune di Misano, debbano esserci persone che i fatti gli hanno gia fatti e che siano non legati troppo ai partiti, ma legati ai cittadini: Solo in questo modo si potrà realizzare una Misano nuova ,sviluppando il turismo in tutto il territorio e trattando finalmente i cittadini in egual modo.
E’ per questo che sono convito della proposta che ti faccio e ti chiedo di fare il mio Vice-Sindaco a Misano. Forse la trovi una proposta strana o pazza, ma io credo che con i miei rapporti Nazionali ed Internazionali, fatti di amicizie leali e sincere e con i tuoi, sicuramente assieme, riusciremmo finalmente a sviluppare Misano come si merita , dalla montagna al mare ,unendo finalmente tutto il territorio. La lista “La Tua Misano”, ti ricordo che sarà una lista aperta a tutti i cittadini con esperienze diverse ma che amano il loro territorio,la Romagna e non le poltrone. Ti saluto cordialmente e di esorto a valutare senza fretta la mia proposta sincera e leale.
Con simpatia Michele Laganà
CON MISANO A MISANO PER MISANO
Consulta di frazione: uno dei punti del nostro programma per coinvolgere direttamente il cittadino
– La Consulta di frazione è uno dei punti cardine della tua Misano per coinvolgere il cittadino nella gestione della cosa pubblica..
Potrà essere componente della Consulta un residente nella frazione.
Ogni forza politica presente in Consiglio comunale a Misano, ne nominerà uno minoranze comprese.
Un rappresentante della parrocchia nominato dal parroco.
Un responsabile degli extracomunitari nominato dal consiglio provinciale degli extra-comunitari. Il rappresentante deve essere obbligatoriamente residente nel quartiere da almeno due anni.
Un rappresentante per ogni associazione residente nel quartiere. Vincolo: l’associazione deve esserci da almeno 4 anni.
La Giunta all¹inizio del mandato ogni anno delibererà lo stanziamento per i lavori pubblici; il 50% dello stanziamento verrà accantonato, l¹altro 50% verrà messo immediatamente a disposizione dei quartieri, dove verrà suddiviso in funzione dei residenti del quartiere.
La decisione di come spendere i soldi stanziati spetterà al Consiglio di quartiere per il 50%.
L¹altro 50% servirà per gli interventi più importanti e verrà stanziato dal Consiglio della presidenza dei quartieri, formato da tutti i presidenti dei quartieri. Le cariche sono senza compenso.
Questo consiglio si deve riunire una volta al mese entro il 20, e deliberare gli interventi da effettuare nel quartiere, da consegnare in forma scritta al responsabile di giunta entro il 30 di ogni mese.
La giunta lo esaminerà entro il 15 del mese successivo e se avrà parere positivo partirà immediatamente, via internet, una gara d¹appalto e i preventivi arrivati per i lavori di ordinaria manutenzione verranno mandati direttamente tutti al Consiglio di quartiere, che entro il 30 del mese successivo dovrà redarre un verbale e approverà uno dei preventivi.
Il sindaco, fino a valori consentiti dalla Legge, potrà approvare la scelta fatta e dare il via ai lavori.
Ogni quartiere eleggerà un suo presidente, vice-presidentee segretario. Verrà creato il Consiglio dei presidenti di quartiere che si riunirà ogni tre mesi . Questo consiglio delibererà e esaminerà sia i preventivi, nella formula già elencata sopra, e le priorità dei vari quartieri. Ogni 6 mesi verranno pubblicati sia in internet che in materiale cartaceo i verbali di assemblea dei vari quartieri comprese le presenze e assenze dei vari rappresentanti del Consiglio.
– La Tua Misano ha presentato numerosissime interpellanze in questo ultimo anno. Eccone una parte:
Consiglio di Frazione
Egregio signor sindaco,
vi richiediamo di valutare se possibile anche correggendolo attuare questo il “consigliere di frazione”. Cediamo visto i risultati di iniziative prese da alcuni comitati che già funzionano in maniera egregia togliendo a volte difficoltà al comune di gestione e di spese vi riproponiamo una soluzione politica ma solo funzionale di gestione delle frazioni.
Creare un regolamento di frazione e avere un referente unico che rappresenti tutti in quella frazione e che sia autorizzato a parlare con l’amministrazione onde evitare, specialmente nei periodi di grande turismo, che singoli organi rilascino dichiarazioni sgradevoli sui giornali.
Ecco perché proponiamo al consiglio di creare dei “consigli di frazione” ufficiali e di volontariato. La struttura che proponiamo è la seguente: un responsabile di ogni partito residente nel quartiere, un responsabile di ogni associazione residente nel quartiere (almeno da tre anni), un responsabile della parrocchia e uno degli extracomunitari, un responsabile dei commercianti, un responsabile delle associazioni sportive, un responsabile degli albergatori, un responsabile delle associazioni sociali, due responsabile dei cittadini.
Il consiglio di frazione si riunirà una volta al mese, redigerà un verbale con lo scopo di controllare i problemi del suo territorio per segnalare al comune gli interventi primari da realizzare nella zona. L’estensione di Misano Adriatico ha purtroppo impedito ad oggi di seguire con attenzione i piccoli problemi che sono quelli che il cittadino sente di più. Creare questa struttura, che segnala i primi interventi e/o i problemi esistenti nella ‘frazione’, a mio giudizio sarà un bene per la collettività e darà una grosso aiuto alla amministrazione. Crediamo infatti che l’intelligenza dei consiglieri e del sindaco comprenda che questa proposta non è politica, ma al di fuori degli schieramenti e funzionale e volta a dare al nostro comune una marcia in più. Siamo altresì convinti che questa amministrazione saprà coglierne l’importanza. Non pretendiamo che l’Amministrazione accetti questa proposta né, tanto meno, che possa dare un bilancio ai ‘consigli di frazione’, ma se la accoglierà rappresenterà per Misano una grande prova di democrazia. Riteniamo infine che ragionare sulle cose, abbandonando i pregiudizi, sia il modo migliore per il beneficio dei cittadini. Un ‘consiglio di frazione’ in grado di eliminare, ad esempio, sulle piccole spese i problemi che dovrebbe affrontare l’ufficio tecnico, potrebbe permettere di accelerare i tempi e di garantire la qualità e la funzionalità della ‘frazione’. Creerebbe inoltre una sensibilizzazione civica tra i cittadini che sono coinvolti nella gestione del Comune, una sorta di “democrazia dal basso”. Oltre alla commissione del ‘consiglio di frazione’, l’ipotesi è di creare una commissione dei ‘presidenti di frazione’ che si riunisce ogni tre mesi per segnalare all’amministrazione in quale frazione devono essere fatti gli interventi più consistenti. In quest’ottica il sindaco, all’inizio dell’anno finanziario, dovrebbe deliberare una cifra da destinare agli interventi di ‘frazione’ di cui il 50% dovrebbe essere direttamente suddiviso tra i diversi consigli sulla base numerica dei residenti. I ‘consigli di frazione’ non potendo avere la disponibilità finanziaria di liquidare le fatture (in capo al Comune) segnaleranno all’Ente quali preventivi siano i migliori per l’esecuzione dei lavori e seguiranno l’esecuzione diretta degli stessi diventando responsabili e coinvolti nella gestione del territorio. Ogni presidente di frazione, che opera su base volontaria, incontrerà i propri colleghi nella citata commissione dei presidenti, che si riunirà ogni tre mesi e avrà a disposizione il 50% del plafond destinato alle frazioni. Ogni commissione avrà predisposto la propria relazione e i verbali di incontro dai quali emergeranno le priorità maggiori; l’organo collegiale -come già detto- segnalerà all’amministrazione la scaletta degli interventi. Questo consentirebbe di comprendere che non sempre se dobbiamo aspettare qualcosa è perché non ci considerano, ma piuttosto perché il nostro territorio è talmente vasto che occorre darsi i tempi per la completa realizzazione di quello che occorre. Siamo convinti che solo quelli che vivono nei quartieri vedono esattamente quali siano i problemi. Come si vede, anche questa proposta è pratica e non politica, e tutela inoltre il sindaco, perché è questo organismo che promuove le azioni sul quartiere. Le spese non vengono gestite dai consigli, ma la procedura è in capo al consiglio, che segue l’esecuzione delle opere. Vi segnaliamo inoltre che per creare questo non vi sono costi gestionali ma sarà tutto volontariato. Vi richiediamo inoltre se non sarà possibile attuarla il perché e i motivi.
Interpellanza 2
Affitti Popolari e acquisto case mutui e contributi popolari
Nel nostro comune vi sono molte case sfitte perché nell’attesa, che nel nostro comune si creano case popolari, l’ente pubblico potrebbe sfruttare la marea di appartamenti sfitti presenti nel comuni. 1) In pratica stanziando in bilancio una certa cifra l’anno, dovrebbe sostenere metà dell’affitto di alcune di queste abitazioni e farne pagare l’altra metà a chi bisognoso vuole andarci ad abitare, stipulando contratti di locazione quinquennali (e il contributo garantito per i 5 anni). In questo modo spenderebbe meno che investire nell’edilizia popolare. Dall’altra parte poi ,le persone con poche disponibilità economiche potrebbero permettersi abitazioni decenti .prese in affitto direttamente dai comuni. 2) Io personalmente credo che costruire case popolari ,sia un ghettizzare la gente ,visto che i costi di costruzione si differenziano di circa 300 euro al mq. Questo potrebbe invitare ,in futuro, alcuni privati a costruire case per i comuni in alternativa alle popolari, abitazioni, infine più decenti rispetto a queste ultime. Se il comune garantisse su mutui per cittadini, le famiglie o per le giovani coppie di Misano alle banche. Esempio: Se il comune ogni anno stanziasse una cifra a contributo di una parte del mutuo (massimo per 5 anni in modo che il cittadino riuscirà a trovare lavoro e darà la possibilità al comune di aiutare altri) Il comune pagasse anche gli interessi passivi alla banca annui garantendosi la proprietà dell’immobile fino al termine del mutuo, dopo di che se il cittadino deciderà di tenere l’immobile verserà il 50 % degli interessi pagati dal comune per il mutuo e gli verrà intestato dopo l’ultima rata del mutuo di 30 anni, potendo inoltre dilazionare gli interessi da restituire. Credo che in questo sistema il cittadino sia veramente aiutato e il comune investa bene il suo denaro dando contributi non a vuoto ma investendoli su un progetto serio.
Egregio signor sindaco, vi chiedo se questo può tecnicamente essere fatto magari modificando la mia idea e migliorandola e se questo non e fattibile di elencarmi le motivazioni e il perché ed eventualmente discuterne cercando una soluzione simile.
Questa mia interpellanza vuole essere un contributo per il sociale del nostro comune.
Attendiamo risposta
Interpellanza 3
Premesso che: la sabbia di Misano debba rimanere a Misano e bisogna creare Scogliere soffolte, interroga la Giunta per sapere: la sabbia portata a Riccione tornerà nel comune di Misano?
Una delle nostre proposte apparsa sui quotidiani locali, di creare o individuare uno spazio dentro il territorio di Misano ove raccogliere tutta la sabbia dei cantieri misanesi per poi utilizzarla a Misano, verrà da voi presa in considerazione? La nostra proposta di creare scogliere soffolte utilizzando e spostando anche le vecchie scogliere davanti alla nostra spiaggia in orizzontale ad essa fatta proposta lanciata al nostro convegno che è stato organizzato a Misano nei primi mesi del 2004. La nostra proposta di creare un porticciolo all’altezza del Rio Melo per gommoni come il vecchi progetto del geometra. Berardi che potrebbe sviluppare tutta la zona nord fatta nel dicembre del 2003 con un convegno ,verrà ripresa in considerazione da questa nuova giunta?
Interrogazione 4
Egr. Sig. Sindaco Antonio Magnani, purtroppo, come già da qualche anno, le nostre coste misanesi sono piene di ghiaia e i bagnini sono costretti a doverla rimuovere per rendere la battigia accessibile ai bagnanti; questo è dovuto come già detto in passato alla decisione presa alcuni anni fa di buttare al largo di Misano la ghiaia asportata dal porto di Rimini. Grosso problema verificatosi quest’anno e che durante le mareggiate molti molluschi e cozze degli allevamenti sono finiti sulle spiagge e sono rimasti per alcuni giorni facendo anche molta puzza credo che ci sia bisogno di aiutare i bagnini in questo caso da parte del comune mettendo a disposizione un trattore ed un camioncino che intervengano ad asportare questo. Accade 2 o 3 volte durante la stagione ,non tutti possiedono un trattore ma le spiagge sono l’immagine di Misano e riguardano tutti dagli albergatori ,negozianti e cittadini. Egr. Sig. Sindaco vi richiediamo, inoltre per il bene del turismo misanese e della nostra costa , di muovervi attraverso la regione per ottenere in tempo ancora sabbia per il prossimo anno visto che le mareggiate di quest’anno ne anno portata via molta ,e organizzare un servizio veloce di pronto intervento in collaborazione con i bagnini per quando le cozze arrivano sul litorale lasciando molta puzza ,credo sia importante creare una voce di investimento su questo problema per aiutare gli operatori della spiaggia.
Attendo una risposta scritta.
Osservazione e Proposta
Osservazioni e proposte sul piano di spiaggia:
Osservazioni e proposte 01
Proposta di creare e inserire strutture per disabili in tutti i bagni da poter percorrere con carrozzine attrezzate e scivoli per poter fare il bagno autonomamente.
Osservazioni e proposte n. 2. Crediamo che la nostra spiaggia debba essere liberalizzata da vincoli stupidi, nel senso che si debba permettere la messa in posa di strutture prefabbricate che diano e creino comodità e sviluppo turistico e benessere all’utente. Nel 2006 non ha più senso, visto anche quello che sta succedendo in altre coste, vedi Croazia, Albania e Grecia. Proponiamo di dare la possibilità e i permessi, agli operatori che lo desiderano, di creare sulla propria spiaggia: vasche idromassaggi prefabbricate con un massimo di portata per 12 persone, mantenendo i canoni per non rovinare l’ambiente marino. Devono essere vasche autosufficienti, senza bisogno di strutture incassate nella sabbia e non esterne. Inoltre, non deve essere presente cementificazione ed estraibili in qualsiasi momento e che non tolgano visuali nel terreno. Proponiamo quindi la possibilità di inserire nel Nuovo Piano di Spiaggia le vasche idromassaggio.
Osservazioni e proposte 03. Crediamo inoltre che per sviluppare un servizio migliore si debba dare all’operatore di spiaggia l’autorizzazione di poter dare ai suoi clienti giornalieri un servizio di bevande e caffè; il problema di Misano è che molti ristoranti sulla spiaggia ormai sono diventati solo ristoranti e aprono tardi alla mattina. Noi crediamo nella libera concorrenza senza vincoli di orari e di dare la possibilità all’operatore di spiaggia di poter creare nel suo bagno un bar per i suoi clienti. Proponiamo di inserire nel Piano di Spiaggia la possibilità di creare in ogni bagno dei barettini gestiti direttamente dal bagnino, vincolati alla licenza del bagno e che non si possono vendere in futuro separatamente da essa.
Osservazioni e proposte 4.
Proponiamo di inserire nel Nuovo Piano di Spiaggia l’eventualità che se un domani il Demanio o la Capitaneria diano la possibilità di poter spostare la scogliera, che oggi è perpendicolare alla spiaggia, richiedendo questo agli uffici regionali l’eventualità di sviluppare e spostare i massi esistenti delle scogliere a Misano e utilizzarli per creare una barriera distante circa un miglio dalla costa che orizzontalmente protegga il nostro litorale e si eliminano così i pericoli attuali. Proponiamo quindi di richiedere entro l’anno, con un progetto ben studiato, la possibilità di fare direttamente noi i lavori, richiedendo come Comune i finanziamenti alla Comunità Europea.
Osservazioni e proposte 5. Proponiamo di creare su tutto il litorale di Misano, che va da Misano Brasile alla spiaggia di Portoverde, un passaggio pedonale come vi è a Riccione, che passi tra i ristoranti e il mare dove il turista anche di inverno può camminare vedendo il mare
Osservazioni e proposte 6. Crediamo che bisogna studiare un sistema di insabbiamento delle cabine per dare la visibilità del mare al turista che cammina sul lungomare. La cabina potrebbe essere insabbiata al 50% creando con ogni gruppo di cabine dei terrazzi prendisole alti da terra circa 60/70 cm che lascerebbero la visibilità dal lungomare e non si vedrebbero i muri sulla spiaggia.
Osservazioni e proposte 7.
Visto che più di una volta si è asportato sabbia dalle nostre spiagge, proponiamo di creare un deposito di sabbia sul mare, anche provvisorio, visto che la nostra sabbia è la migliore, ma non esiste un deposito nel nostro Comune. Lo riteniamo importantissimo, visto i lavori che si andranno a fare in futuro.
Interrogazione 5 Impatto ambientale degli elettrodotti ad alta tensione. Il sottoscritto Michele Laganà, in qualità di consigliere del comune di Misano Adriatico, chiede che durante la prossima riunione del consiglio comunale il sindaco o l’assessore competente rispondano alla seguente interrogazione:
PREMESSA
– Il territorio del Comune di Misano Adriatico è attraversato da tre elettrodotti ad alta tensione: due a 132 Kw ed uno a 380 Kw. Uno di quelli a 132 Kw, ovvero la linea FFSS Riccione-Falconara, attraversa zone urbane ad alta densità abitativa come Misano Brasile e Belvedere determinando situazioni critiche a livello di sicurezza, di salute e di estetica stante le distanze nonché la vetustà dell’elettrodotto in questione (attraversamento a ridosso di luoghi frequentati da bambini e/o ragazzi, vicinanza eccessiva dei cavi e dei tralicci agli edifici e agli alberi. I rimanenti due, pur non interessando zone densamente urbanizzate, causano comunque situazioni di criticità a livello di impatto ambientale in alcune zone: Cella Simbeni e Misano Monte Considerando i fatti esposti, CHIEDE 1) se le linee aeree che attraversano il territorio misanese sono a norma di legge; 2) se risponde al vero che la linea FFSS Riccione-Falconara sia una linea di soccorso e/ servizio con carichi di corrente molto bassi o addirittura tenuta solo in tensione e quindi con bassa emissione di campo magnetico; 3) se esistono rilevamenti sull’inquinamento elettromagnetico prodotto dai cavi degli altri due elettrodotti nelle zone sopra indicate e se sono stati segnalati casi di malesseri o patologie, ai danni della popolazione ivi residente, riconducibili all’esposizione prolungata a campi magnetici a bassa frequenza; 4) se la Giunta ha approntato un piano di intervento per la soluzione dei problemi succitati e quali sono in prospettiva i provvedimenti che si intende adottare per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente di Misano Adriatico. Ringraziando per l’attenzione, porgo i miei più distinti saluti.
Interpellanza
Le antenne per la telefonia mobile posizionate a Portoverde. Visto che l’art. 9 della Costituzione; – il DLgs 31 ottobre 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59”; – il DLgs 24 ottobre 1999, n. 490, recante “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell’articolo 1 della Legge 8 ottobre 1997, n. 352”, la quale, al Titolo II, dispone la disciplina dei beni paesaggistici e ambientali; – la Convenzione Europea del paesaggio, firmata a Firenze in data 20 ottobre 2000; – l’Accordo tra il Ministro per i Beni e le Attivita’ culturali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di paesaggio, siglato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in data 19 aprile 2001; – la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante “Modifiche al Titolo V, parte seconda della Costituzione”; vista la disciplina normativa disposta in materia di tutela del paesaggio dalla Regione Emilia-Romagna con le leggi regionali e i provvedimenti qui di seguito elencati: – la L.R. 1 agosto 1978, n. 26, recante “Modificazioni ed integrazioni alla L.R. 24 marzo 1975, n. 18, in materia urbanistica – Norme in materia ambientale”, cosi’ come modificata dalla L.R. 30 gennaio 1995, n. 6; – la L.R. 24 marzo 2000, n. 20, recante “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”; – la L.R. 15 luglio 2002, n. 16, recante “Norme per il recupero degli edifici storico-artistici e la promozione della qualita’ architettonica e paesaggistica del territorio”; – la L.R. 25 novembre 2002, n. 31, recante “Disciplina generale dell’edilizia”; – la deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 28 gennaio 1993, con la quale la Regione Emilia-Romagna ha approvato il Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), e le deliberazioni regionali di approvazione dei Piani territoriali di coordinamento provinciale (PTCP) e delle loro varianti, con i quali sono state attuati e specificate le previsioni dello stesso PTPR; la L.R. N.31/2002? Individuazione delle Aree Soggette a Vincolo Paesaggistico? Dell’Emilia-Romagna; visto l’intervento della Provincia di Rimini probabilmente per decadenza dei termini (180 giorni) in osservanza dei comma 4 e comma 6 dell’Art.46 della L.R. N.31/2002, deliberando: I Criteri assunti dalla ?Commissione Provinciale Bellezze Naturali di Rimini? Per la individuazione delle aree soggette a vincolo paesaggistico, verbale del 12/11/2004 in cui si asserisce che le strade, le piazze, i parcheggi, le aree pubbliche e le aree a verde, sono soggette all’applicazione del vincolo paesaggistico; visto che la funzione del parere regionale sull’impatto ambientale non è quella di rendere efficace un titolo edilizio emesso in precedenza (sia esso una concessione o una autorizzazione), bensì quella di valutare ex ante le specifiche caratteristiche del progetto di impianto e del sito individuato dal richiedente.
La valutazione regionale – senza possibilità di inversioni procedimentali non previste dalla legge – deve essere effettuata prima del rilascio del titolo edilizio, quale suo presupposto di legittimità, proprio perché essa deve avere per oggetto l’incidenza del manufatto sul circostante contesto ambientale. Tanto esposto, si CHIEDE: A) Di poter avere documentazione relativa al posizionamento delle summenzionate antenne per la telefonia mobile; B) Di poter verificare se per il progetto suddetto esista un piano particolareggiato ed una concessione edilizia con allegata l’autorizzazione della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio o delle Autorità Regionali o Provinciali preposte al rispetto delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali. (Il parere della Sovrintendenza od organi equiparabili si ritiene debba essere obbligatorio per la tutela ambientale, paesaggistica, territoriale in quanto il ?silenzio assenso? NON può essere applicato in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela AMBIENTALE , paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini.( Art. 16 comma 3 ed Art 17 commi 1- 2 , Legge 241/90 ed aggiornamenti 06/09/1997). C) di poter verificare se, siano state rilasciate, le concessioni, i permessi e le autorizzazioni dovute, secondo la normativa vigente
Interrogazione
Elettrosmog e antenne
Egregio signor sindaco Antonio Magnani, come vi è noto, nel ns. comune misanese, sono state collocate n. 5 postazioni con relative antenne:
1 – via don Minzoni civico 32/34, di fronte ex asilo fatto evacuare, ma le abitazioni restano. L’antenna è emittente Telecom di dimensioni medie e non conosco l’ampiezza di regolazione di omega volt.
2 – strada statale da Misano verso Riccione alla destra al distributore Esso. emittente
3 – residence imperiale – via litoranea sud prima di Portoverde – sul tetto – non so se emittente o ricevente
4 – Misano centro sopra la Banca Valconca o li vicino. Non so se emittente o ricevente
5 – Misano Brasile – di fronte al parco dove ballano d’estate – sopra un hotel di cui ora non ricordo il nome. Mi pare emittente. Il giorno 8 gennaio 2007, alcuni cittadini si sono recati per l’ennesima volta all’ufficio tecnico e dalla segretaria del sindaco dopo mille telefonate della serie:… non so. Ritelefoni, oggi non c’è, etc… Una la lettera debitamente protocollata in comune al piano terra con timbro, essa intestata al sindaco e all’ufficio tecnico competente; richiedeva copia ufficiale conforme all’originale, delle misurazioni delle 5 antenne, eseguite dall’arpa comunale nel 2006 e nel 2007. La lettera redatta da me con l’interesse di molti residenti che mi hanno delegato. Vi richiediamo una risposta scritta
Interrogazione
Collaborazione vigili Misano e Riccione
Egregio sig. sindaco e signor assessore visto l’ottima collaborazione tra il comune di Riccione e il comune di Misano e visto l’ottimo risultato dell’anno scorso dando la possibilità ai Nac di Riccione di penetrare in una parte del territorio. Credo che dopo questa ottima decisione presa allora dall’assessore ,quest’anno si possa spingere sull’accelleratore e fare un accordo ufficiale con Riccione di una collaborazione più intensa estendendo l’intervento di questo nucleo fino al confine di Cattolica. Sarebbe credo sbagliato e dispendioso crearne uno nostro. I mezzi efficienti in loro possesso sono ,tre Land Rover moto, bici, ecc-e sono già organizzati con 20 uomini esperti. Aumentando il loro intervento per tre km. in più credo non diventerà un problema per il loro gruppo. Misano ha solo un gruppo di 18 vigili tra i quali moltissime donne. Che come sappiamo tutti danno il massimo. I problemi tecnici da risolvere sono di estendere a Misano il permesso dei porti d’arma ma questo in accordo con la prefettura ed il comune non credo vi siano grossi problemi. (Perché in questo momento se il gruppo dovesse inseguire dei delinquenti ,quando entra nel territorio di Misano si dovrebbe togliere le pistole). Inoltre Misano con i soldi che risparmierebbe si potrebbe munire di telecamere per monitorare le piazze ed il lungomare, è già stato fatto in altri comuni, vedi Rimini’ da montare dove si può controllare tutto dall’ufficio ,,segnalando immediatamente al nucleo di pronto intervento i problemi ,inoltre e provato che dove vi sono telecamere la delinquenza non sosta. Credo che questa amministrazione possa valutare positivamente questo. Vi chiedo inoltre se questo non può essere attuato i motivi.
In attesa
Interrogazione
Pavimentazione in legno a Portoverde
1) Nel territorio del Comune di Misano Adriatico come tutti sappiamo, specialmente a Portoverde vi sono molti problemi dovuti al tempo .e agli anni. 2) Però crearne degli altri mi sembra eccessivo. 3) Il progetto di ristrutturazione della darsena esterna lato Rimini e molto bello e qualificante per tutti. Io fin dall’inizio ho sempre sostenuto che la pavimentazione di legno non avrebbe tenuto e che avrebbe dato grossi problemi, dopo aver visionato come è stata montato credo darà grossissimi problemi. 4) Avevamo gli esempi della pavimentazione splendida montata nella darsenetta di Cattolica ed in altri porti vicini, che non da problemi di manutenzione e dura nel tempo senza creare problemi ambientali di salute per il cittadino. 5) Elenchiamo i problemi che salteranno fuori a breve. 6) Come si vede chiaramente dalla foto allegata, non è stata fatta l’apertura per accedere ai tombini ,ma bensì addirittura sono state messe le traverse d’appoggio ai listelli superiori sopra ai tombini e coperti con le assi che per accedervi bisogna smontare tutta la pavimentazione ,che una volta rimontata si imbarcherà in poco tempo,se adesso si taglierà il legno gia montato per accedere ai tombini il legno creerà sicuramente dei dislivelli e si imbarchera procurando poi a chi cammina sopra problemi ,di inciampare e problemi al comune di dover pagare i danni. 7) Il legno essendo un materiale che si muove durante tutto il periodo dell’anno, non potendoci dare sia silicone o altri materiali che possano impedire che le briciole dei bar o le cicce di sigarette la carta ecc.ecc.possa penetrare tra le assi alle prime piogge ed al primo caldo iniziera inizierà il lavoro sotterraneo del materiale caduto. 8) Gli scoli del’acqua fatti assieme alle canalette vicino ai ai portici potranno far fluire l’acqua ma in molti casi ,perche le traverse sotterranee per sostenere la pavimentazione impediranno in molte zone il fluire delle acque ed il materiale gia menzionato si bloccherà tra le traversie di sostegno al legno e causerà con il caldo ,muffa umidità,incrementando i nidi di insetti ,burdigoni,ed ultima la famosa zanzara tigre,ecc.ecc.. La manutenzione annua che non è stata messa a bilancio chi la terrà? 9) Ora chiedo all’amministrazione come penserà di risolvere questi problemi
Interpellanza
San Girolamo
Egregio sig. Sindaco dopo aver visionato il patrimonio che vi è all’interno del convento di San Girolamo e averlo fatto esaminare da dei periti tra i più conosciuti a livello internazionale chiedo il perché questa amministrazione non sia intervenuta a proteggere questo patrimonio dei misanesi ,visto che all’interno vi è un Guercino valutabile sui venti miliardi e gli altri quadri presenti con valore inestimabile, comprati e donati dalle famiglie Misanesi. Oggi lasciati incostuditi ,è mio dovere intervenire come consigliere comunale a tutela di queste opere tramite le Belle arti, e vi chiedo il perché di questo disinteresse da parte dell’amministrazione comunale. Dopo la mia richiesta a degli esperti internazionali d’arte vedi lettera del 10/05/07. Vedi la dichiarazione quanto segue fattami da esperti internazionali.
Caro Laganà, con questa mia missiva faccio seguito alla nostra visita odierna nel convento di Misano Adriatico. Sono rimasto incredulo nel notare le poche misure di sicurezza adottate per proteggere le opere d’arte in esso contenute. E’ assolutamente stupefacente che un capolavoro di assoluta “grandezza” quale e’ il San Girolamo del Guercino sia protetto esclusivamente da un allarme che puo’ essere disinserito da un signore di 83 anni, al quale rendo merito per il lavoro che quotidianamente svolge di conservazione del patrimonio ma che anche volendo non potrebbe opporre nessuna resistenza a persone con pochi scrupoli. Senza parlare del piccolo quadretto raffigurante la Madonna con il bambino in cornice, scolpita e dorata, che ad un mio primo esame sembra essere opera di Francesco Longhi miniaturista ravennate che opero’ a cavallo del cinque/seicento. Per questo dipinto i furto o la distrazione sarebbe un gioco da ragazzi in quanto il quadro e’ estraibile dal retro della cornice salendo al primo piano del fabbricato che è accessibile a chiunque. Da ultimo devo rilevare che nella chiesa esiste un’altro importante dipinto che rappresenta il Beato Pietro da Pisa eremita. Il quadro è di indubbio valore di conseguenza aspettiamoci sorprese di carattere culturale. Ho potuto vedere il dipinto da lontano e senza alcun supporto tecnico, in ogni caso sicuramente si tratta di una tela molto importante con cornice dorata. Il dipinto ha assoluto bisogno di restauro e cosa piu’ importante di tutto ha necessità di essere messo in sicurezza. Da informazioni storiche risulta che questi beni sono stati posti nella chiesa con il contributo degli abitanti di Misano; ritengo che chi di competenza abbia il dovere di conservare questi beni affinche’ la collettivita’ ne possa trarre vantaggio sociale e culturale.
L’alienazione dei dipinti da questa funzione dà luogo a sincera perplessità.
Interpellanza
Proposta intitolazione strada con il nome Via San Pellegrino. La nostra proposta di intitolare la nuova strada che arriva a Portoverde con un nome che possa rappresentare Misano come in questi 50 anni l’istituto San Pellegrino ha rappresentato in ambito universitario la nostra città ed ha portato migliaia di studenti alla laurea educandoli e contribuendo nella crescita del nostro Comune. Visto che questa nuova strada passa dietro l’istituto perché non chiamarla Via San Pellegrino anche perché questo nome caratterizzerebbe di più l’Istituto e lo renderebbe anche più individuabile. Noi vi proponiamo di intitolare questa via dando un riconoscimento da parte di questa seria amministrazione ad un Istituto che ha dato tanto a Misano e che ormai e un riferimento per molti. La nostra proposta non è partitica ma fatta da molti cittadini di vari schieramenti che ritengono che questo nome sia al di fuori dalle parti ma sia un contributo a tutta la collettività. Vi chiediamo di fare votare questa proposta a tutto il consiglio comunale per sapere chi è favorevole o contrario.
Interrogazione
Hera nasce il 1° novembre 2002
1) La storia del Gruppo è quindi molto recente ma di grande significato poiché è il frutto dell’unica rilevante operazione di integrazione settore delle local-utility.
Hera ha infatti unito dodici imprese dei settori fondamentali come l’energia, l’acqua e i servizi ambientali; 2) Le società confluite in Hera sono Amf (Faenza), Ami (Imola), Amia (Rimini), Amir (Rimini), Area (Ravenna), Asc (Cesenatico), Geat (Riccione), Seabo (Bologna), Sis (S.Giovanni in Marignano), Taularia (Imola), Team (Lugo) e Unica (Forlì-Cesena); 3) I soci fondatori di Hera sono 139 Comuni delle province di Bologna, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, dislocati da Bologna fino al mare Adriatico. Le date significative della creazione del Gruppo Hera; 4) 22 maggio 2002: Accordo tra i soci (Definizione delle macrostrutture organizzative di gruppo, Definizione del ruolo delle principali strutture – Holding e Società Operative -); 5) 1 novembre 2002: nascita del Gruppo Hera; 6) 26 giugno 2003: Quotazione in borsa del Gruppo [quotazione che doveva avvenire all’atto della costituzione di un’impresa non dopo ( Art. 5 comma 2 legge 287/ 1990) ] (*1); 7) 7 ottobre 2003: Acquisizione del 42% di Agea Ferrara. HOLDING HERA. 1) Sono soci di Hera 138 Comuni dislocati da Bologna fino al mare. Le società operative confluite in Hera sono: AMF (Faenza), Ami (Imola), Amia (Rimini), Amir (Rimini), Area (Ravenna), ASC (Cesenatico), Geat (Riccione), Seabo (Bologna), Sis (S.Giovanni in Marignano), Taularia (Imola), TeAm (Lugo) e Unica (Forlì-Cesena). 2) La struttura di Hera si articola in una capogruppo, con un ruolo preciso di indirizzo e coordinamento operativo, e in cinque Società Operative Territoriali interamente partecipate dalla capogruppo – attive rispettivamente nei territori di Bologna, Rimini, Ravenna-Lugo, Forlì-Cesena e Imola-Faenza. ( *2)
( vedi Art. 5 comma 3 legge 287/ 1990). ( Le operazioni aventi quale oggetto o effetto principale il coordinamento del comportamento di imprese indipendenti non danno luogo ad una concentrazione) (qualora le imprese non siano indipendenti, evidentemente, può esservi concentrazione N.D.R.). Con circa 4.300 dipendenti, un bacino di utenza di circa 2 milioni di persone nelle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Hera si posiziona fra i maggiori operatori nazionali nel settore delle multiutility. Le principali aree di intervento sono rappresentate dai servizi legati al ciclo dell’acqua (potabilizzazione, depurazione, fognatura), all’utilizzo delle risorse energetiche (distribuzione e vendita metano ed energia) e alla gestione dei servizi ambientali (raccolte rifiuti, igiene urbana, smaltimento, termovalorizzazione, compostaggio). Il Gruppo Hera opera inoltre nella manutenzione del verde pubblico, della pubblica illuminazione, della semaforica, nonché nel settore dei servizi funerari, di gestione di cimiteri e servizi accessori. Hera rappresenta il terzo operatore nazionale, ed il primo tra le local-utilities, nel mercato della distribuzione di gas agli utenti finali, con 1.444 milioni di mc di gas distribuiti nel 2002. 1.133 milioni di euro: fatturato (+ 3,2%) 191,9 milioni di euro: margine operativo lordo 77,6 milioni di euro: risultato operativo 36,6 milioni di euro: utile netto 177 milioni di euro: investimenti 147,5 milioni di euro: cash flow operativo. ?Considerato che La legge n. 287/1990 sulla concorrenza e sul mercato Ed in particolare gli Articoli : Art. 2. Intese restrittive della libertà di concorrenza. 1. Sono considerati intese gli accordi e/o le pratiche concordate tra imprese nonché le deliberazioni, anche se adottate ai sensi di disposizioni statutarie o regolamentari, di consorzi, associazioni di imprese ed altri organismi similari. 2. Sono vietate le intese tra imprese che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante, anche attraverso attività consistenti nel: a) fissare direttamente o indirettamente i prezzi d’acquisto o di vendita ovvero altre condizioni contrattuali; b) impedire o limitare la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato, gli investimenti, lo sviluppo tecnico o il progresso tecnologico; c) ripartire i mercati o le fonti di approvvigionamento; d) applicare, nei rapporti commerciali con altri contraenti, condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti, così da determinare per essi ingiustificati svantaggi nella concorrenza; e) subordinare la conclusione di contratti all’accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun rapporto con l’oggetto dei contratti stessi. 3. Le intese vietate sono nulle ad ogni effetto. Art. 3. Abuso di posizione dominante. 1. È vietato l’abuso da parte di una o più imprese di una posizione dominante all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante, ed inoltre è vietato: a) imporre direttamente o indirettamente prezzi di acquisto, di vendita o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose; b) impedire o limitare la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato, lo sviluppo tecnico o il progresso tecnologico, a danno dei consumatori; c) applicare nei rapporti commerciali con altri contraenti condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti, così da determinare per essi ingiustificati svantaggi nella concorrenza; d) subordinare la conclusione dei contratti all’accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari che, per loro natura e secondo gli usi commerciali, non abbiano alcuna connessione con l’oggetto dei contratti stessi. Art. 4. Deroghe al divieto di intese restrittive della libertà di concorrenza. 1. L’Autorità può autorizzare, con proprio provvedimento, per un periodo limitato, intese o categorie di intese vietate ai sensi dell’articolo 2, che diano luogo a miglioramenti nelle condizioni di offerta sul mercato i quali abbiano effetti tali da comportare un sostanziale beneficio per i consumatori e che siano individuati anche tenendo conto della necessità di assicurare alle imprese la necessaria concorrenzialità sul piano internazionale e connessi in particolare con l’aumento della produzione, o con il miglioramento qualitativo della produzione stessa o della distribuzione ovvero con il progresso tecnico o tecnologico. L’autorizzazione non può comunque consentire restrizioni non strettamente necessarie al raggiungimento delle finalità di cui al presente comma né può consentire che risulti eliminata la concorrenza da una parte sostanziale del mercato. 2. L’Autorità può revocare il provvedimento di autorizzazione in deroga di cui al comma 1, previa diffida, qualora l’interessato abusi dell’autorizzazione ovvero quando venga meno alcuno dei presupposti per l’autorizzazione. 3. La richiesta di autorizzazione è presentata all’Autorità, che si avvale dei poteri di istruttoria di cui all’articolo 14 e provvede entro centoventi giorni dalla presentazione della richiesta stessa. Art. 5. Operazioni di concentrazione: 1. L’operazione di concentrazione si realizza: a) quando due o più imprese procedono a fusione; b) quando uno o più soggetti in posizione di controllo di almeno un’impresa ovvero una o più imprese acquisiscono direttamente od indirettamente, sia mediante acquisto di azioni o di elementi del patrimonio, sia mediante contratto o qualsiasi altro mezzo, il controllo dell’insieme o di parti di una o più imprese; c) quando due o più imprese procedono, attraverso la costituzione di una nuova società, alla costituzione di un’impresa comune. 2. L’assunzione del controllo di un’impresa non si verifica nel caso in cui una banca o un istituto finanziario acquisti, all’atto della costituzione di un’impresa (*1) o dell’aumento del suo capitale, partecipazioni in tale impresa al fine di rivenderle sul mercato, a condizione che durante il periodo di possesso di dette partecipazioni, comunque non superiore a ventiquattro mesi, non eserciti i diritti di voto inerenti alle partecipazioni stesse. 3. Le operazioni aventi quale oggetto o effetto principale il coordinamento del comportamento di imprese indipendenti ( *2) non danno luogo ad una concentrazione. Interroga la Giunta per sapere: se la costituzione e la gestione di HERA, per quanto sopra riportato, ed in particolare ai richiami (1*) e (2*) possa considerarsi un monopolio di fatto, contraria alle leggi della concorrenza e del mercato (legge n. 287/1990); §?se vi è stato un controllo del rispetto della normativa in vigore, e nel caso di inadempienze quali sono state le cause e quali gli strumenti adottati; § quali benefici ha portato all’economia locale la costituzione di HERA; §?infine, visto la possibilità che vi sia monopolio di fatto, si chiede di prendere in considerazione la richiesta alla “Autorità Garante Della Concorrenza e del Mercato” di aprire un’ indagine per sospetta violazione degli articoli 2, 3, 4, 5 La legge n. 287/1990 sulla concorrenza e sul mercato
Interrogazione
Lampioni messi su tutto il territorio
Il sottoscritto Michele Laganà, in qualità di consigliere del comune di Misano Adriatico, chiede che durante la prossima riunione del consiglio comunale il sindaco o l’assessore competente rispondano alla seguente interrogazione; PREMESSA: Il territorio del Comune di Misano Adriatico è in molte strade illuminato da lampioni tondi e tutti uguali molto sporchi nei vetri con un illuminazione bassa dovuto a questo per una scarsa manutenzione inoltre le basi sono colorate di rosso o di grigio, questi lampioni sono abbandonati ma ancora in ottimo stato di conservazione grazie forse al materiale ottimo di cui sono fatti, crediamo che con una manutenzione annua sia di pulizia che di verniciatura sia può rendere luminose le strade e gradevole l’ambiente di Misano Adriatico, CHIEDE Se la Giunta ha approntato un piano di intervento per la soluzione dei problemi succitati e i tempi ,quali sono in prospettiva i provvedimenti che si intende adottare per la manutenzione annua di essi e riqualificazione del colore. Ringraziando per l’attenzione, porgo i miei più distinti saluti
Interpellanza
Molti i temi sullo sviluppo della nostra città e la compatibilità ambientale. A nostro avviso alcuni sono più impellenti di altri e non possono essere tralasciati per nessuna ragione. Ad esempio, la rete fognaria di Misano Mare è tutta da rivedere e lo dimostrano i vari allagamenti di cui quest’estate la zona è stata vittima.. Venne infatti costruita più di trent’anni fa e ora necessita di interventi seri. Molti tombini sono oramai intasati dai depositi terrosi che impediscono il fluire delle acque, creando anche zone di ristagno in cui proliferano le zanzare. Annullando in questo modo gli sforzi per combattere la zanzara tigre. A questo proposito c’è da sperare che, per quanto riguarda la zanzara, Hera il prossimo anno non tenti nuovamente la soluzione dei “maschi impotenti” visto che questi si sono poi rivelati capaci di fecondare al massimo le loro femmine. Sempre nella zona mare abbiamo poi, nei viali interni, sia a mare che a monte della ferrovia, parecchi marciapiedi distrutti e mancano gli scivoli per i disabili. Naturalmente su questi argomenti abbiamo presentato diverse interpellanze e ci aspettiamo che l’amministrazione intervenga ancora di più, prima dell’estate , visto che tale area del territorio Misanese è quella che produce il maggior indotto per la città e costituisce il biglietto da visita che offriamo ai nostri turisti. Altro argomento che ci vede fortemente preoccupati e coinvolti è quello della realizzazione definitiva del nuovo porto di Cattolica. Infatti se siamo favorevoli ad opere di tale importanza, vogliamo però che si garantisca ancora di più la salvaguardia delle spiagge limitrofe, in questo caso la nostra Misano. L’esperienza ci insegna che la proposta delle barriere avanzata dai progettisti (che prevedono l’affondamento di sacchi sabbia) darà solo risultati provvisori.. Riteniamo che si debba tornare ai progetti di circa venticinque anni fa, quando con le scogliere perpendicolari alla costa, distanti un miglio circa, si poteva proteggere sul serio le rive dall’erosione che le maree, su cui intervengono le opere dell’uomo, provocano. Sul versante del sociale, la nostra attenzione è rivolta all’edilizia residenziale pubblica. I costi degli alloggi sono molto elevati e occorre tutelare le fasce deboli della popolazione intervenendo pubblicamente. In questo senso abbiamo da parecchio tempo richiesto di individuare un’area destinata alla edificazione di case popolari e ci stiamo battendo per ottenere al più presto dei risultati tangibili. E stiamo studiando un sistema di mutuo popolare da proporre al comune ,migliorando quello che abbiamo proposto con l’interpellanza di dicembre. Infine tornando al mare siamo preoccupatissimi di quello che sta succedendo causa questo caldo ecessivo, e questa mucillaggine che affiora qua e la ,credo che dobbiamo batterci tutti per arginare questo problema che prima o poi salterà fuori.
Domanda di attualità
Chiarimenti su costruzione nuovi alberghi. Egr. Sig. Sindaco Antonio Magnani, vi chiediamo se vi sono possibilità dalle voci che girano della costruzione di due alberghi in zona Bobo Misano Brasile, attendo una risposta .
Domanda di attualità
Egr. Sig. Sindaco Antonio Magnani, sappiamo che lei e la sua giunta si e già mossa per richiedere interventi sull’arenile e sul porto a Portoverde. Purtroppo, come già da qualche anno, le nostre coste misanesi sono piene di ghiaia e i bagnini sono costretti a doverla rimuovere per rendere la battigia accessibile ai bagnanti; questo è dovuto alla decisione presa alcuni anni fa di buttare al largo di Misano la ghiaia asportata dal porto di Rimini. A nostro parere e a parere di molti bagnini questa ghiaia, invece di gettarla libera, era meglio ingabbiarla con reti metalliche per creare una protezione solida ed efficace che sicuramente avrebbe riportato fauna marina e acqua pulita, senza causare solo danno, inoltre i sacchi di sabbia messi a protezione del nostro litorale sicuramente danno un beneficio ma purtroppo alcuni si spaccano ed assieme alla ghiaia sono andati ad otturare il porto di Portoverde ,che quest’anno ha raggiunto i minimi storici di profondità creando un grave disagio al nostro turismo marino. Essendo molto preoccupato di tutto ciò sono a chiedervi il progetto di risanamento che avete deciso di attuare per il prossimo anno per evitare questi disagi. Attendo una risposta scritta.
Articoli e comunicati stampa
Molti i temi sullo sviluppo della nostra città e la compatibilità ambientale. A nostro avviso alcuni sono più impellenti di altri e non possono essere tralasciati per nessuna ragione. Ad esempio, la rete fognaria di Misano Portoverde probabilmente grossi problemi. Da quasi un mese circa vi sono molte lamentele da parte di proprietari di barche che ormeggiano sulla banchina che va dalla gelateria delle rose fino al molo Ferretti. Si sente il profuma anche passeggiando sul lungodarsena. Purtroppo questo profumo non e un profumo francese ma bensì un odore nauseante di escremento. A quella altezza vi è nella banchina un buco sottacqua dove scaricavano le fogne bianche nel porto potrebbe essere successo che durante i lavori di abbellimento del lungodarsena , l’azienda che ha fatto i lavori si sia sbagliata collegando la fogna bianca a quella nera . ,questo era già successo a Misano Santa Monica. Presenteremo un interpellanza al prossimo consiglio, invitiamo l’ufficio tecnico e l’arpa ad intervenire subito ,questo potrebbe creare problemi di salute.
Interrogazione
Ferma totale del traffico a Misano. Egregio signor Sindaco Antonio Magnani ci rivolgiamo a voi per sapere se avete deciso di fermare il traffico a Misano nella giornata di domenica 25 febbraio.
A Misano il traffico domenicale non esiste ma il cittadino che vuole spostarsi avrà difficoltà a farlo i bar centrali che alla domenica lavorano con chi viene in macchina a fare la passeggiata nel nostro lungomare o a Portoverde. Quella domenica sicuramente non verrà cosi vi saranno da parte delle nostre attività meno incassi ,crediamo che cosi non si risolva niente, ma si crei solo disagi inutili al poco traffico cittadino che non e certo quello che inquina. Misano non e certo una metropoli con fabbriche che inquinano. Crediamo che invece di chiudere quel poco traffico che c’e bisogna controllare ed intervenire la dove nel nostro territorio vi sono inquinatori :veri scarichi acque bianche in nere, ecc. Si è pensato a informare di più il cittadino moralizzandolo per l’autotutela dell’ambiente del nostro territorio ,che rimane uno dei pochi ancora verdi.
Spero che non si fraintenda la mia posizione ,io sono un fervido ambientalista ma su quello che e veramente utile e risolutivo, ma non su quello che non risolve i problemi ma danneggiando solo il turismo. La domenica è l’unico giorno dove la gente gira per Misano arrivando con la macchina per poi parcheggiarla e girare a piedi, vogliamo eliminare anche quel poco turismo domenicale? Queste iniziative crediamo inutili a Misano.