Naturalmente parlo di Arnaldo Pomodoro.
Penso che una notizia del genere abbia reso orgogliosi tutti i morcianesi, credenti e non.
Anch’io all’inizio ho pensato che un’altra opera del maestro avrebbe contribuito al flusso turistico e culturale nel nostro entroterra.
Non voglio fare il grillo parlante, in Italia ne abbiamo già uno basta e avanza, ma penso che occorrerà anche sistemare l’acquitrino stagnante che circonda il magnifico “Colpo d’ala”. La sua manutenzione costa annualmente decine di migliaia di euro. Non sarebbe meglio rimpicciolire la vasca, con gran risparmio di metri cubi di acqua che in tempi di siccità è sempre meglio non sprecare.
Non so quando e come si realizzerà la chiesa. In Italia all’epoca dei “secoli bui” sono sorte chiese che il mondo ci invidia, vere e proprie opere d’arte.
Le chiese moderne sono asettiche, fredde; dove anche il più fervente fedele si trova disorientato e che vengono sistematicamente scartate dalla visita degli amanti dell’arte.
Insomma se vogliamo sfruttare la fortuna di avere avuto come concittadino uno scultore di fama mondiale, che le sue opere siano il fiore all’occhiello di Morciano:
1) venga ridimensionata la vasca che in questo modo farà da miglior cornice al “Colpo d’ala”
2) venga costruita una chiesa dove entrando il credente ed il cultore dell’arte trovino entrambi quello che cercavano nel loro animo.
Carlo Ghigi