IL FATTO
– Continua il terremoto a livello urbanistico a San Giovanni in Marignano. Ad aprile, infatti, l’architetto Giancarlo Primavera, responsabile dell’urbanistica dal primo gennaio, si è dimesso dopo un forte diverbio con il consigliere di minoranza Guerrino Aratari.
Un settore di fuoco dunque, non solo per quel che riguarda gli uomini politici, ma anche per i tecnici.
I fatti con ordine: già nella scorsa legislatura Danilo Donati rassegnò le dimissioni da responsabile, e il suo posto fu assegnato a Carlo Palmerini dall’allora assessore Davide Clementi.
Con l’elezione a sindaco di Domenico Bianchi, cominciarono subito le scintille per i tecnici che ricoprivano ruoli politici, nella fattispecie Luca Tomasetti, Ds, geometra e assessore ai Lavori pubblici e Davide Clementi, Margherita, architetto e assessore all’Urbanistica.
Alla fine il sindaco Bianchi l’ebbe vinta e la vicenda si concluse con le dimissioni volontarie quanto sdegnate di Tomasetti (che poi decadde anche da consigliere), e la revoca della delega a Clementi, che rimase però in Consiglio comunale.
A seguito del rimpasto di giunta, le deleghe all’Urbanistica furono assegnate a Cesare Rino Di Cintio, Margherita, che entrò quindi come assessore esterno. Era il giugno del 2006.
Dopo i politici, Bianchi si dedicò alla razionalizzazione degli uffici. Furono accorpate le aree Urbanistica e Lavori pubblici, e Carlo Palmerini ne divenne responsabile, fino alla fine del 2007, quando gli furono tolte.
A questo punto, siamo a gennaio di quest’anno, responsabile dell’area divenne l’architetto Giancarlo Primavera, un cattolichino, già assessore del Pci nella sua città. Ai vertici di casa Ds la nomina portò qualche malumore, per la scelta non coerente rispetto alla battaglia politica condotta da Bianchi contro i tecniciamministratori.
Poco tempo, e anche Di Cintio lasciò la giunta, con una lettera di fuoco contro il neonato circolo Pd, per la presenza di alcuni personaggi a lui non graditi. Di Cintio, che non era in lista nel 2004, non si era nemmeno candidato alle primarie del Pd.
La delega all’Urbanistica quindi passò a Giuseppe Barilari. Anche questa scelta lasciò qualche malumore nel Pd, perché Bianchi in un primo momento sembrava orientato a tenerla per sé.
Infine le dimissioni di Primavera dello scorso aprile, con la responsabilità assegnata al segretario comunale, Celi.
Tutta questa giostra di poltrone in un periodo in cui molte sono le questioni aperte: dal Compartone, che ha cambiato proprietà (ha acquistato un’impresa dell’area Cna), alla questione golf, dove sembra ci siano le condizioni per partire con l’ampliamento a 18 buche, al Pru (Piano di riqualificazione urbana), dove ancora le aree pubbliche (i tre appartamenti ed il macello, che nei piani della precedente amministrazione doveva diventare Centro giovani) non sono state consegnate, al Piano strutturale comunale (Psc).
Non solo, ma dopo lo slittamento dei lavori pubblici previsti dal piano 2007 al 2008, ad oggi ancora non sono partiti, i lavori, ed il territorio comincia ad essere in crisi. In casa Pd qualcuno è preoccupato; ci si aspettava autorevolezza e serenità e la risposta avuta non è né autorevole né da serenità, non solo per l’Urbanistica, ma anche per gli interventi di Lavori pubblici.