di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
A prescindere dagli scontri di piazza che sono da condannare in assoluto, non trovo il Green Pass una limitazione della libertà poiché si tratta solo di un attestato di certificazione di avvenuta vaccinazione o di tampone effettuato. Dovremmo impegnare solo le nostre forze sulla progressione della campagna vaccinale e sull’inizio delle terze dosi invece tutta l’Italia è concentrata su questo problema. Io credo sia necessario ragionare e capire finalmente dopo che è stato detto in tutte le lingue che il vaccino ci salva la vita e se fino a dicembre dobbiamo mostrare l’attestato di vaccinazione questo ci consente lo stesso di stare sereni. Da venerdì il Green Pass sarà obbligatorio per andare a lavorare, del resto come si fa a dimostrare che sei vaccinato o hai fatto il tampone e non costituisci un possibile contagio per gli altri? Mi sembra un fatto di primaria importanza.