“Misano Monte, questa antenna non s’ha da fare”
L’opposizione dei cittadini del comprensorio Peep della zona Byblos di Misano Monte e delle zone limitrofe entra nel vivo. Il tema è sempre la possibile installazione di una stazione radio base in via San Clemente – SP50 vicino alla struttura socio-assistenziale Casa di Accoglienza “Il Germoglio” ed al parco giochi. Considerato l’atteggiamento laconico del Comune sin dall’inizio della vicenda, i cittadini hanno continuato con interrogazioni ed accessi agli atti al fine di verificare gli eventuali sviluppi di autorizzazioni e ribadire l’inadeguatezza del sito. Inoltre, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema è stata recentemente costituita l’associazione Benessere Ambientale e Sociale Misano – APS, volta ad essere un punto di incontro e unione di cittadini misanesi attenti alla tutela della salute, benessere, ambiente e sociale che possa affiancare il Comune nella ricerca di siti adeguati per l’installazione di future antenne per telefonia.
Tramite l’associazione, al fine di comprovare ulteriormente la non idoneità del luogo individuato, è stato incaricato il “Professor Fausto Bersani Greggio, Consulente Federconsumatori e ISDE Italia”, di redigere una relazione tecnica in merito alle criticità derivanti da esposizioni ai campi magnetici nel territorio comunale di Misano Adriatico. La perizia, mediante dati certificati e dimostrazioni scientifiche, avvalora la richiesta di non installazione dell’antenna, installandola in un sito più idoneo ed evitando quindi di incrementare l’inquinamento elettromagnetico nei pressi della struttura socio-assistenziale e di una zona ad elevata densità abitativa, già fortemente vessata dalla presenza dell’elettrodotto ad altissima potenza 380kV/2300° (Forlì/Fano ed alle sue emissioni elettromagnetiche nocive).
I cittadini continuano a sperare nello lo sviluppo di una rete in fibra ottica nel territorio comunale di Misano Monte che già risolverebbe i problemi di connessione internet, miglioramento urgente e inderogabile che in tempi di didattica a distanza e smart working risultano ancor più difficoltosi.