di Ecci
– Giona Di Giacomi e il suo partito, Rifondazione comunista, sono in aperto scontro col sindaco Gian Franco Micucci. Il secondo accusa il primo di essere “scorretto” e “inaffidabile”. Di Giacomi accusa Micucci di fare operazioni “con passaggi oscuri” e di essere portatore di una linea di destra. Sullo sfondo la fibrillazione nei Ds e le alleanze per le prossime elezioni comunali.
In queste ultime settimane abbiamo assistito ad un innalzamento dello scontro politico tra Rifondazione e Micucci. Quali sono le cause? Lo chiediamo a Giona Di Giacomi, segretario di Rifondazione.
“Tutto ha avuto origine da due operazioni che noi riteniamo poco chiare: la donazione della Mercedes e il Bus Terminal. La conferma ci è stata fornita dalle ricadute che ci sono state all’interno dei Ds di Cattolica. E’ dovuto intervenire il segretario provinciale per tentare di sedare gli animi”.
Partiamo dalla donazione della Mercedes. Micucci l’accusa di aver agito in modo scorretto.
“Innanzitutto voglio precisare che Micucci mi mostrò la lettera con il nome del benefattore della Mercedes, non per farmi un piacere personale, ma perché obbligato dalla legge. Infatti, avevo presentato, in qualità di consigliere comunale, richiesta scritta di una copia del documento, come prescrive la normativa. Il mio errore è stato quello di accettare di visionare la lettera nello studio di Micucci, invece di impuntarmi e di esigerne una copia. Mi ero poi riservato di valutare, alla luce delle nuove rivelazioni, l’intera operazione e poi decidere se rendere pubblico il nome del “benefattore”. In realtà, in questi mesi, i dubbi sulla donazione si sono accresciuti, poi, parlando con alcune persone, mi sono reso conto di essere caduto in una trappola: il mio silenzio conferiva una legittimazione politica all’intera operazione Mercedes. Se fossi stato veramente scorretto avrei potuto rivelare subito il nome, senza attendere tanti mesi. In realtà mi sono dimostrato un ingenuo, mi sono fidato delle rassicurazioni di Micucci”.
Ma cosa c’è che non la convince nell’operazione Mercedes?
In realtà tutta l’operazione presenta un vizio di forma: è giustificabile che un imprenditore riccionese possa tirare fuori 125 milioni di vecchie lire solo per lo sfizio personale di vedere il sindaco di un’altra città girare con una Mercedes? Esistono altri casi simili in Italia? Di solito i benefattori donano ambulanze, apparecchiature mediche, edifici, elargizioni delle quali possano usufruire tutti i cittadini. La Mercedes rappresenta invece una donazione ad un ente pubblico, ma con un utilizzo personale: il sindaco”.
Passiamo al progetto del Bus Terminal. Quali sono le vostre critiche?
“L’operazione Bus Terminal presenta numerosi passaggi oscuri. Le deliberazioni del Consiglio comunale e della giunta sono state stravolte dagli accordi presi tra il rappresentante dell’amministrazione comunale e la società che dovrà realizzare il Bus Terminal e gestire i parcheggi cittadini. Con questo tipo di accordi le scelte urbanistiche di Cattolica, per i prossimi 30 anni, saranno pesantemente condizionate dagli interessi di una impresa privata. Prevediamo ripercussioni negative sia per i cittadini, sia per il futuro dei conti pubblici”.
Il segretario provinciale dei DS vi ha rimproverato di fare una opposizione che vi potrebbe precludere futuri accordi elettorali per le amministrative del prossimo anno.
“Il problema di un accordo elettorale con i Ds non è così semplice. Il vero nodo della questione è: entrare in giunta per fare che cosa? Ci dicono: per spostare a sinistra l’asse politico dell’amministrazione. Noi ci chiediamo: c’è la volontà politica di risolvere il drammatico problema della casa, degli spazi sociali, assenti nella nostra città, di potenziare l’assistenza sociale e l’istruzione pubblica? Più di una volta abbiamo sollevato il problema del licenziamento dei lavoratori dell’ospedale. Che cosa è stato fatto? In questi giorni abbiamo appreso che sono stati licenziati tutti. Su questi temi vogliamo delle risposte chiare. Noi e i DS abbiamo concezioni diverse del fare politica. Rifondazione Comunista, a Cattolica, è un partito la cui principale risorsa sono i suoi giovani che lavorano con entusiasmo nel sociale, tra la gente. Nessuno di noi sta studiando da assessore”.
Cosa pensate di fare nelle prossime settimane?
Sulle questioni che abbiamo sollevato andremo fino in fondo. Siamo l’unico partito che non ha posti da difendere, abbiamo le mani pulite e quindi non siamo ricattabili; inoltre, da più di un decennio ci battiamo per un obbiettivo chiaro a tutti: far cadere Micucci e sconfiggere la sua politica”.