ECONOMIA
Rapporto annuale sul sistema produttivo della piccola e mdia impresa del Riminese: “Innovazione, tra complessità e sviluppo d’impresa”, il tema. Relazione introduttiva di Patrizio Bianchi, rettore dell’Università di Ferrara, sono intervenuti Fabrizio Moretti (presidente di Cna Piccola Industria), Luigi Marattini (InMetrica), Luciano Goffi (direttore generale della Banca Popolare di Ancona). Conclusioni di Salvatore Bugli, direttore di Cna della provincia di Rimini
– Quando si dice una sorpresa rispetto al sentire comune. Il rapporto 2008 sull’economia realizzato da Cna Piccola Industria della provincia di Rimini afferma che le aziende riminesi che più hanno innovato sono quelle più vecchie e non le più grandi. Hanno scelto questa strada il 60 per cento del campione intervistato forte di 81 aziende. Nel rapporto tra costi e benefici, in ordine decrescente: più soddisfazione per chi ha innovato i processi, poi il prodotto, infine processo/prodotto.
L’innovazione è il motore di sviluppo sui mercati futuri. Dove per innovazione si intendono due concetti. Il primo, riduzione dei costi unitari attraverso l’introduzione di nuovi mezzi. Il secondo, presentare nuovi prodotti sui mercati.
Questo il filo lungo il quale è scivolato la presentazione del rapporto annuale sull’economia della piccola industria riminese. “Innovazione tra complessità e sviluppo d’impresa”, il titolo, il lavoro è stato presentato lo scorso 25 maggio presso la sala conferenze dell’hotel “Meridien” di Rimini Marina Centro.
Ospite d’onore Patrizio Bianchi, rettore dell’Università di Ferrara, hanno portato il proprio contributo, il proprio punto di vista, la propria esperienza: Fabrizio Moretti (presidente di Cna Piccola Industria della provincia di Rimini), Luigi Marattin (giovane studioso di InMetrica), Luciano Goffi (direttore generale della Banca Popolare di Ancona). Le conclusioni le ha tirate Salvatore Bugli, direttore generale Cna della provincia di Rimini. In sala tra gli imprenditori anche Luciano Chicchi (già presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio), Massimo Pironi (consigliere regionale dell’Emilia Romagna).
Breve introduzione dal presidente Moretti: “Il tema focale dell’indagine è quello che stanno sviluppando le piccole e medie imprese del nostro territorio. L’innovazione è il motore di sviluppo dei mercati futuri. E’ importante capire come viene interpretato dalle nostre imprese e su quali canali. Il rapporto ci fornisce alcuni elementi di riflessione, che sono al di fuori delle chiacchiere dei luoghi comuni. Si pensa che le piccole e medie imprese siano le meno dinamiche della provincia, invece il rapporto mette sotto i riflettori segnali positivi e forti. Il 65% delle aziende ha sviluppato dei processi di innovazione; anche se più di processo che di prodotto. L’altro elemento che salta fuori dall’indagine è che il passo in avanti è effettuato più dalle società individuali piuttosto che quelle da capitale. Una sorpresa.
Altro elemento curioso è che ad innovare non sono le nuove imprese ma le vecchie, con una storia alle spalle. La chiave di lettura è che le imprese stanno mettendo a frutto l’esperienza acquisita, le competenze, la conoscenza; tutti ingredienti che hanno consentito di attivare processi di un certo valore tecnologico e non solo. La mia esperienza dice che quando andiamo a trovare i nostri clienti, in Italia e all’estero, ci chiedono se abbiamo nuovi prodotti da offrire. Per essere appetibili dobbiamo presentarci con un più, con cose che gli altri non hanno. Per fare questo non possiamo improvvisare. Per nuovi prodotti, per nuovi contatti, la piccola impresa si deve appoggiare a strutture come le associazioni di categoria, università, centri di formazione, di ricerca. Insomma, la nostra esperienza ci ha portato a questi risultati”.