Popsophia, dall’8 al 10 luglio. Torna nella città Capitale della Cultura 2024 col tema: “Il tempo ritrovato”. Tre serate in compagnia del Philoshow e tre giornate con ospiti e approfondimenti
Tante le novità in programma, alcune anticipate dal Salone del libro di Torino dove Popsophia è stata ospite dello stand della Regione Marche, fra queste le nuove date: la pop filosofia sarà protagonista a Pesaro dall’8 al 10 Luglio, dal venerdì alla domenica, tre giornate e tre serate che verranno riempite da ben tre spettacoli filosofico-musicali inediti e dalla presenza di tanti intellettuali e studiosi provenienti da tutta Italia.
IL TEMA – Cuore della riflessione sarà “Il tempo ritrovato”, un titolo che chiaramente vuole rendere omaggio allo scrittore Marcel Proust nell’anniversario per i 100 anni dalla morte, ma che vuole anche cristallizzare il pensiero attorno all’oggi, fra uscita dalla pandemia e ritorno degli spettri del passato. I venti di guerra che soffiano sull’Europa infatti non potevano non stimolare la riflessione sull’argomento e Popsophia intende affrontare la questione uscendo dalla cronaca martellante e ossessiva della narrazione quotidiana, sfuggendo all’infodemia che caratterizza la narrazione della guerra ai tempi dei social e allargare lo sguardo grazie agli strumenti della filosofia e del pensiero critico. Una delle serate del festival sarà inoltre dedicata al compianto Lucio Dalla che proprio nella canzone “L’anno che verrà” aveva espresso le ansie e le preoccupazioni di un periodo buio della storia, ma anche le speranze e la voglia di superare le difficoltà.
LA GRAFICA – “Il quadro di Magritte “La Memoria”, tra classicità e drammaticità, coglie bene l’interpretazione che vogliamo dare del tema 2022 e la complessità del periodo che stiamo vivendo – ha detto la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – Dopo due anni di pandemia che hanno mutato per sempre la nostra socialità, una nuova minaccia di affaccia sui nostri giorni, quella del conflitto bellico. È per questo che il tema “Il tempo ritrovato” non rappresenta solo la nuova quotidianità dopo i difficili giorni del Covid-19, ma è anche il ritorno della storia passata e dei suoi fantasmi in un oggi profondamente mutato. E su questo vogliamo poter offrire una riflessione che come sempre parte da Pesaro, ma che estende i suoi confini oltre la dimensione locale.”.