– Dicono che oggigiorno il razzismo nel mondo sia diminuito e pochi siano gli italiani razzisti. E’ vero! Ora il razzismo ha nuove connotazioni e nuovi sono i soggetti che lo subiscono. Il razzismo ora non guarda all’etnia, al colore della pelle, al Continente dal quale si proviene: oggi il razzismo guarda il censo. Hai i soldi? Sei ricco? Non vuoi nulla da me? Bene, consideriamoci simili! Oddio senza esagerare, perché qualche differenza in fondo rimane, ma diciamo che è accettabile.
Non hai soldi? Sei un poveraccio? Non sei dei miei? Vuoi qualcosa da me? Attenzione, molta attenzione, prendiamo le distanze e vediamo, forse… se mi conviene ti accetto.
Questa è la nuova forma di razzismo che sottilmente subdolamente sta permeando il nostro tempo; una grave crisi economica coinvolge soprattutto il cosiddetto Primo Mondo, per il Quarto Mondo, già misero e povero, non esiste una crisi dal momento che per lui la crisi è continua e non si notano grosse differenze.
Come sfogare lo sconforto e la rabbia di questo “qualcosa” che non va, di questa crisi che non riesce a risolversi? Chi sarà il capro espiatorio ora? Mi vengono i brividi perché io sono convinta che la Storia insegni, quindi rivado ai primi anni trenta, quando Hitler e la Germania, in grave crisi economica, riversarono la loro bile sugli ebrei, sui disabili e sui comunisti, razionalizzando e teorizzando pure sulla giustizia dei loro mezzi, metodi e principi. Orrore provo pensando su chi potremmo, oggi, riversare questa nostra crisi. Purtroppo i segnali gravi e seri ci sono su come può evolversi questa grave situazione:
1) il mondo economico è impazzito e non guarda più a tutelare il lavoratore (incidenti sul lavoro), il consumatore (formaggi riciclati, latte alla melanina), l’ambiente (scorie nelle discariche, consumo folle delle risorse) e questa è solo la parte più visibile del grande iceberg che si muove alla deriva;
2) il mondo politico vive alla giornata e si muove alla cieca. Senza un vero programma di vita, senza prospettive fondate, si arrampica sugli specchi pur di salvare la poltrona sulla quale il potere siede. Non ci sono risorse sufficienti? Tagli alla scuola e alla cultura perché da tempo si sa che più il popolo è ignorante più si riesce a dominarlo, controllarlo, usarlo? Tagli al sociale: i poveretti devono sparire o sbrigarsela in qualche modo. Tagli alla sanità: tanto se sei vecchio o malato sul serio ti tocca morire;
3) anche la Chiesa fatica ad essere un faro luminoso per indicare un nuovo percorso e nuovi stili di vita, perché continua ad arroccarsi nelle sue sicurezze, tace o parla fievolmente di fronte ai soprusi e alle ingiustizie; mette a letto le coscienze dei potenti fingendo di non vedere… e così via.
I nuovi capri espiatori sono: coloro che non arrivano neppure a fine mese, che non hanno casa, che non si possono permettere cure, che… sono poveri, che sono immigrati, che assaltano con i loro sbarchi l’Italia, che portano via i posti di lavoro, che vogliono mandare i loro figli nelle nostre scuole, che sono diversi: sono poveri!!! Ecco il nuovo razzismo ed ecco chi paga la rabbia per la crisi attuale.
Pochi parlano di cominciare a “convertire” questo andamento sbagliato. Quelli che ci provano sono considerati utopisti, sognatori, fuori dal tempo, addirittura pericolosi (Cristo, il potere del suo tempo lo ha crocifisso). Convertire significa trasformare, cambiare andamento o direzione? cambiare non è facile, è vero, e coloro che riescono a convertirsi spesso pagano caro il loro cambiamento, ma aprono piste nuove e nuovi cammini per l’uomo. Bene, questo sarà possibile quando qualcuno, tirandosi su le maniche, comincerà a dire: io voglio essere tra coloro che si battono per cambiare le cose veramente, per incominciare ancora una volta a costruire una dimensione di vita buona per tutti, degna di essere vissuta e condivisa serenamente insieme.
Magda Gaetani