Sì caro Giovanni, sono già trascorsi ben tre anni (24/04/2006 – 24/04/2009) da quando ci hai lasciati. Ma te ne sei veramente andato? Io, ti sento ancora brontolare per qualcosa che andava in senso contrario ai tuoi gusti o che si contraddiceva ai tuoi ‘princìpi’…
Risento la tua voce, con accento spiccatamente partenopeo, salutare a destra e a manca decine di persone ogni giorno, fossero essi di alto o di basso ‘rango’ nel tessuto sociale di Cattolica. Tu gli amici li salutavi in barba alle ‘caste’ più svariate. Per salutare amici un po’ distanti usavi la tua voce ‘stentorea’, e allora… chi ti dimentica!
Disse il poeta R. M. Rilke: “Là dove hai vissuto una traccia resta”…
‘Ragazzo’ partenopeo in un virtuale abbraccio, l’animo permeato d’un attonito languore… ti dico ‘ciao’.
Un pensiero doveroso va alla sensibile Liliana, così legata spiritualmente e idealmente al nostro Giovanni.
Tutto si dimentica? No! Credo che al vento dei ricordi neppure le querce possano resistere!
(Rambo)