FUTURO-PRESENTE
– E’ il primo edificio simile della provincia di Rimini. Consuma tre volte meno rispetto agli anni ’70; invece rispetto ad un edificio tradizionale il risparmio energetico si attesta attorno al 30 oper cento. Inoltre, per assenze di muffe, è di gran lunga più salubre.
Progettato tre anni fa, è in fase di completamento in questi giorni. Si trova a Misano Brasile, lato monte, su via Alberello, in una zona di pregio. Una ventina di appartamenti, è nato dalle ceneri dell’albergo “Mondial” e della casa di un privato.
Dietro c’è Giangiulio Costruzioni. Racconta soddisfatto Elio, uno dei fratelli, l’altro è Dino: “Lo abbiamo fermamente voluto. Come impresa misanese abbiamo voluto dimostrare grandi capacità realizzative, sia nelle parti murarie, sia in quelle tecnologiche. Ci costa il 100 per cento in più nelle muratura e il 30 per cento in più nell’impiantistica”.
Il progettista dell’impiantistica è Emanuele Barogi, un giovane ingegnere di talento, con la capacità di banalizzare i concetti tecnici difficili. Afferma: “Per abbattere i consumi energetici, gli edifici che si andranno a costruire saranno tutti come il nostro. Noi, 3 anni fa, abbiamo anticipato la legislazione di oggi. Il cuore tecnologico sono le caldaie a condensazione, in grado di sfruttare energeticamente anche i fumi nella fase di espulsione. Sono quattro unità in linea in grado di lavorare dal 15 al 100 per cento delle proprie capacità. Ogni singolo appartamento si può programmare le temperature ideali e non come un tempo dove tutto era sparato al massimo, anche quando si era assenti”.
“Ma – continua Barogi – non è solo l’impianto a determinare l’efficienza energetica. Anche l’involucro edilizio a suo modo è all’avanguardia. Sono state applicati materiali che non disperdono il calore. Il muro esterno è stato costruito con blocchi porizzati montati a colla costati il doppio dei tradizionali. Altro elemento non meno determinante è il cappotto esterno e non il classico isolamento intermedio, che aveva delle discontinuità nella zona dei pilastri. Va sottolineato che il muro finito è largo 40 centimetri contro i 30 tradizionali”.
L’edificio all’avanguardia della tecnologia, rubricato alla classe A, è stato venduto bene, “anche se molti acqurenti stentano a capirne la portata, sia in termini di rispramio energetico, sia per la sua salubrità”.