LA CULTURA
– Si intotola “Camere”. E’ l’esposizione di pittura di Maria Pia Campagna. Inaugurata a Coriano il 26 settembre, alle 11, presso la Sala Mostre di Corte – Coriano Teatro (Via Garibaldi 127) la mostra di Maria Pia Campagna “Camere”. E’ la prima mostra nel nuovo spazio espositivo di Corte. Lo spazio culturale fermamente voluto da Paolo Zaghini, direttore della biblioteca e portato avanti dagli amministratori negli ultimi 15 anni con uno sforzo economico importante.
Maria Pia Campagna è nata a Mercatino Conca. Si è diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e dal 1973 al 2008 ha insegnato presso Licei artistici e Istituti d’arte. Vive e lavora a Mulazzano di Coriano. Ha all’attivo numerose mostre a partire dal 1976.
Della sua pittura ha scritto il critico e storico riminese Giovanni Rimondini: “…sembra che sia ben visibile in tutto il romanzo pittorico di Maria Pia il ricco tema femminile sacro e ambivalente già apparso, migliaia di anni fa, nella figuratività preistorica e protostorica della grande Dea. Nessun dubbio che Maria Pia abbia visto e anche studiato qualcuno di questi temi e motivi. Ma sono convinto che il filo rosso più consistente della sua ricerca pittorica, l’insieme e una sorta di sequenza narrativa, sia inconsapevole, e che provenga da un’urgenza figurativa interiore e originale”.
“Questo fiume di motivi delle Donne – continua Rimondini – è venuto fuori, è sgorgato senza progetto, ma con un carattere perentorio e profondo che ha in comune con le forme arcaiche che rinnova. Il presente, negli anni dalla fine del secolo passato ai nostri giorni, attenuate se non finite in molti posti le rivendicazioni delle femministe e riapparse violenze alle donne e ai bambini, impone ad una donna l’immaginario arcaico delle Donne, un ubi consistam femminile, capace ultimo orizzonte della speranza contro la rinnovata e cieca violenza dei maschi androcrati…”.
Orario apertura: lun. 10-12; mart.-merc.-giov.-ven. 17-19; sab. su appuntamento chiamando 339.4140912 oppure 0541.657113 (Biblioteca “Battarra”).