Mio figlio è in Inghilterra da una settimana e, come prevedevo, sta facendo fatica sotto il profilo delle relazioni umane, anche perché nella sua scuola non c’è nessun italiano ed è meglio. Si divide tra lezioni, studio e attività sportive, ma mi ha confessato di avere una grande nostalgia del suo gruppo di amici, tre o quattro ragazzi con i quali ha instaurato un vero rapporto di fratellanza. È proprio quando gli affetti non li hai o sono distanti che senti ancor di più la loro importanza. Ha nostalgia nostra perchè a 16 anni i genitori sono ancora il punto di riferimento più importante. Però sono convinto che questa esperienza oltre che per parlare meglio l’inglese serva anche per mettere un po’ di ordine nella vita sregolata degli adolescenti e per fare i conti con certi momenti di solitudine.