IL FATTO
– FU.turismo MO.rcianese, tre serate dense di iniziative (30, 31 luglio e 1 agosto), cultura, spettacoli, concerti, poesia, eventi, danze, che hanno dato un tocco di originalità al panorama degli eventi che caratterizzano l’estate della riviera. La partecipazione c’è stata, nonostante la pioggia della prima serata e il freddo pungente della seconda, ma è possibile fare di più. Molti negozianti hanno caratterizzato le loro vetrine o la piazza esterna con originali allestimenti in stile futurista, anche se non tutti sono riusciti al meglio. Tra i tanti spettacoli ha brillato “La città che sale” (dal titolo di uno dei dipinti più famosi di Umberto Boccioni). Una performance di danza in verticale veramente suggestiva. Convincente e originale anche “La costruzione del silenzio” una cosiddetta installazione sonora e luminosa. Entrambi gli spettacoli hanno avuto come sfondo la facciata del pastificio Ghigi.
Nel complesso l’evento morcianese ha gettato le basi per potersi ripresentare con scadenza annuale. Bisogna rivedere alcune cose: ripulirlo da tanti ingredienti dal sapore troppo di sagra paesana, meno improvvisazione e più rigore nei riferimenti al movimento artistico del Futurismo. Soprattutto bisogna alzare la cifra culturale con la presenza di artisti, mostre e convegni di livello su Boccioni e il Futurismo.
(Ecci)