Concessioni balneari, dalla Cassazione uno spiraglio per il futuro. Ora tutto slitta di un anno, al 31 dicembre 2024
La Corte di Cassazione con pronunciamento relativo all’udienza del 24 ottobre 2023 ha annullato per eccesso di giurisdizione la sentenza del Consiglio di Stato nr. 18 del 2021 che – di fatto – aveva sancito la scadenza delle concessioni demaniali al 31.12.2023.
È una notizia importante per i bagnini perché conferma i dubbi che Confartigianato aveva sul pronunciamento del giudice amministrativo di secondo grado che non teneva conto delle norme che nel frattempo erano state emanate da Parlamento e Governo.
La sentenza della Cassazione rinvia nuovamente al Consiglio di Stato per una nuova decisione e pertanto fino a nuova decisione nel merito, vengono a decadere i presupposti della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 che aveva individuato nel 31 dicembre del 2023 il termine per la durata delle concessioni e solleva le amministrazioni dall’intervenire in maniera inderogabile entro il 31 dicembre 2023 per determinare la scadenza delle concessioni, dando a loro il tempo di amministrarle fino all’entrata in vigore di una nuova normativa.
Alla luce di queste novità Confartigianato Imprese Demaniali auspica che il governo, urgentemente e con i risultati della mappatura del tavolo Tecnico Consultivo, concordi con l’Europa una norma che metta fine in maniera definitiva a una situazione che da troppi anni si sta trascinando portando incertezze ad un settore che, invece, ha bisogno di investimenti a garanzia del prodotto turistico e a salvaguarda delle imprese a gestione famigliare che finora hanno gestito il demanio balneare.