Autovelox, Italia al primo posto in Europa per numero.
“Sto esagerando, ma dico questo. Cambiano i colori delle amministrazioni comunali, ma l’utilizzo degli autovelox non cambia. Dunque, le varie culture politiche in concreto sono tutte uguali. Vengono piazzati non come deterrenti alle alte velocità ma per fare cassa. Sono posizionati spesso in strade cittadine ma libere e larghe che ti portano a velocità alte ma non pericolose. Penso al curvone di Riccione verso Rimini; all’ingresso di Misano provenienti da Cattolica… la superstrada di San Marino…”.
Le amministrazioni comunali mettono al bilancio multe tra il 2,5 e 5 per cento del totale.
. Una esagerazione. Un Comune virtuoso è San Giovanni in Marignano; davvero utilizzato con buon senso.
L’Italia conta il maggior numero di autovelox installati lungo le strade, con le ultime stime che registrano 11.130 mila apparecchi di rilevazione automatica della velocità lungo tutta la penisola, più di Gran Bretagna (circa 7.700), Germania (oltre 4.700), Francia (3.780).
Lo afferma il Codacons, che interviene sui sempre più frequenti casi di autovelox smantellati ad opera di ignoti, fenomeno che sta interessando diverse zone d’Italia, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna.
L’ultimo autovelox è stato abbattuto proprio ieri nel trevigiano.
In base ai dati ufficiali del ministero dell’Interno, nel 2022 le principali 20 città italiane hanno incassato un totale di 75.891.968 euro grazie alle sanzioni elevate tramite autovelox, con una crescita del +61,7% rispetto ai 46.921.290 euro di proventi registrati dalle stesse amministrazioni comunali nel 2021.