CULTURA
MUSEI SAN DOMENICO FORLI – MOSTRA PRERAFEALLITI – dal 24 febbraio al 30 giugno 2024
Molto particolare e singolare il movimento preraffaellita che ha inteso riproporre dei quattrocentisti e a ricondurre l’arte del trecento e quattrocento legata ad una espressività religiosa. Questo movimento si ricollega alla corrente tedesca dei Nazareni, al gruppo dei primitivi francesi ed alla corrente dei puristi italiani. Agli inizi, nel periodo 1848-53, il gruppo ebbe un’impronta mistica ed estetizzante, specie nell’opera di Rossetti, sul quale ebbe forte influsso F.M. Brown; assunse un atteggiamento antiaccademico, contro la retorica del quadro storico per un’interpretazione poetica dei temi e un’esecuzione fedele e accurata. Osteggiato soprattutto per il rifiuto di Raffaello e del Cinquecento, dopo l’autorevole intervento di J. Ruskin, 1851, il movimento cominciò a incontrare l’interesse del pubblico. In seguito, assumendo atteggiamenti moralistici e un tono di protesta contro il materialismo della civiltà industriale e lo sfruttamento delle classi povere, si trasformò in polemica sociale, qualificandosi come fenomeno tipicamente inglese. La mostra Preraffaelliti. Rinascimento moderno, diretta da Gianfranco Brunelli, attraverso 350 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli racconterà questa storia affiancando per la prima volta, grazie ai generosi prestiti concessi dai musei europei – in particolare inglesi e italiani – e americani, una consistente rappresentanza di modelli italiani, tra cui opere di antichi maestri, alle opere britanniche; ma anche opere di artisti italiani di fine Ottocento ispirate ai precursori britannici. Tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento, l’arte storica italiana, dal Medioevo al Rinascimento, ha un forte impatto sulla cultura visiva britannica, in particolare sui Preraffaelliti. Il Preraffaellismo, la cui data di inizio può essere fissata con certezza al 1848, ma la cui conclusione non è facile da individuare perché sfuma nei movimenti decadente e simbolista ,non fu un ritorno reazionario agli stili del passato ma un progetto visionario capace sia di rendere le opere che ne nacquero qualcosa di decisamente moderno, sia di restituire forza e presenza alla tradizione italiana. I Preraffaelliti attinsero infatti a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, in momenti diversi si ispirarono all’arte e all’architettura gotica veneziana, a Cimabue, a Giotto, oltre che a maestri del Rinascimento, come Botticelli e Michelangelo, rivolgendosi infine con altrettanto entusiasmo all’arte veneziana del XVI secolo di Veronese e Tiziano. La mostra, organizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Dario Cimorelli Editore, con saggi e articoli dei curatori e contributi dei co-curatori ospiti. Informazioni sul sito mostramuseisandomenico. Il percorso espositivo, curato nel suo allestimento dallo studio Lucchi & Biserni di Forlì, si articolerà all’interno della Chiesa di San Giacomo e delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico. Lav mostra è veramente molto interessante ed arricchisce culturalmente sia gli amati di storia e dib arte, una mostra unica nel suo genere e da visitare con priorità.