L’Associazione Coraggiosa Riccione dona cinque panchine bianche contro le morti sul lavoro.
Installate nei parchi dei vari quartieri riccionesi.
Non la sfortuna, non la disattenzione, la causa della quasi totalità di queste morti è da ricercare nella logica
del profitto ad ogni costo, non tenendo conto delle dotazioni per la protezione individuale, della relativa
attrezzatura atta a proteggere i lavoratori e della formazione in merito alla sicurezza.
Tutti costi che vengono visti come un orpello, da imprenditori che non si fanno scrupolo di mandare a
lavorare il proprio personale senza tutti gli accorgimenti che sono necessari per un lavoro in sicurezza.
Lavoratori mandati a sfidare la sorte, e le vittime sono quasi 1.500 in tutta Italia ogni anno, secondo
l’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna, la fonte più affidabile in merito.
A chi si pone, sprezzante, nella ricerca ad ogni costo del profitto in una cinica adorazione del Dio Denaro, la
nostra Associazione Coraggiosa Riccione si contrappone con questo dono ai riccionesi, queste panchine,
che dovranno far riflettere di quanto in realtà i numeri dei morti sul lavoro sono poi persone, persone che
noi vogliamo ricordare.
Ogni panchina ricorderà diversi abitanti caduti sul lavoro del quartiere riccionese dove sono ubicate, la
nostra Associazione porrà delle targhette sulle panchine, targhette che avranno il compito di far capire
quanto questa tragedia, che si ripete ogni giorno, sia ramificata e abbia delle ripercussioni sociali
devastanti.
La prima targa che verrà posta sarà nella panchina delle Fontanelle e sarà in memoria di Stefano Muccioli,
un ragazzo morto a 22 anni sul luogo di lavoro.
La sua famiglia ha apprezzato che venisse ricordato Stefano, il cui nome, dopo la tragedia, veniva ricordato
solo nel dolore dei familiari e degli amici.
La Società in cui viviamo non riconosce la tragedia di Stefano come quella di tutti i morti sul lavoro, la
nostra Associazione oggi prova a dare il giusto tributo a queste persone scomparse in modo assurdo,
portandosi con sé i sogni, i progetti, le aspirazioni che ogni persona deve giustamente avere, in modo
particolare un ragazzo di 22 anni come Stefano.
Chi invece quei sogni, quelle aspirazioni e quei progetti li ha ancora, sedendosi sulle panchine bianche avrà
modo di sensibilizzarsi su questa tragedia Sociale, ed è proprio per questo che la famiglia di Stefano ha
acconsentito che venisse ricordato, perché la sua morte non sia vana, e serva a cambiare e a far sì che la
vita sia considerata un valore che supera tutti gli altri, in primis il profitto!
Ringraziamo innanzitutto la famiglia di Stefano Muccioli che ha dimostrato una spiccata sensibilità civile,
non scontata quando si subiscono questi drammi.
In seconda battuta ringraziamo Fabio Galli Presidente di Geat e l’Assessore Cristian Andruccioli per la fattiva
collaborazione che ci hanno dato per la realizzazione di questo progetto.
Infine ringraziamo Daniela, la nostra Sindaca, per la sensibilità che ha dimostrato su questo progetto, e
consegniamo a lei, nella figura di rappresentante di tutti i Riccionesi, queste 5 panchine con l’Augurio che
servano a smuovere le coscienze, da troppo sopite, su un tema Sociale di questa immane portata.
Chiunque voglia ricordare una morte bianca può contattare l’Associazione Coraggiosa Riccione al
328/5434397 oppure tramite mail: coraggiosariccione@gmail.com