LA LETTERA
– Non è mia abitudine intervenire in sterili discussioni che si nutrono solo di politica o che sono animate esclusivamente dal ‘politichese’ ma questa volta, sia come semplice cittadino, sia come presidente del Comitato ‘Coriano Capoluogo’, ritengo doveroso fare alcune riflessioni sulla situazione che si è venuta a creare in questo ultimo anno a Coriano.
Chiediamo ai nostri Amministratori quelle risposte che in passato non sono mai arrivate e le vorremmo improntate sia sulla correttezza espositiva, sia sulla chiarezza dei contenuti. Troppi i silenzi che hanno accompagnato le vicende politiche ed amministrative di questo 2010, autentico anno ‘horribilis’ per il sindaco Luigina Matricardi e per la sua giunta. L’esempio più clamoroso è il ‘buco di bilancio’ arrivato a 1.264.118 euro ma destinato a crescere che ci ha regalato una ‘notorietà’ della quale avremmo sicuramente fatto a meno sul ‘Sole24ore’, un ‘disastro’economico che non può essere giustificato solo dalla presenza di Cor.Te, un teatro sicuramente all’avanguardia e ipertecnologico, ma destinato a rimanere, complice l’attuale immobilismo politico-amministrativo, una autentica ‘cattedrale nel deserto’ sulla quale pesa per di più una gestione quanto mai onerosa. Sono anni che i cittadini aspettano una riqualificazione dell’arredo urbano nel centro storico abbinato all’apertura della nuova ‘Porta di Coriano’ con annessi parcheggi e relative aree verdi ma tutto resta ancora avvolto in una sorta di immobilismo progettuale che il sindaco ha pensato bene di ‘ingessare’ ulteriormente destinando i soldi per la realizzazione della Porta di Coriano altrove (bilancio comunale) creando così l’ennesima incompiuta della sua legislatura.
E a proposito di ‘incompiute’: l’area ex campo sportivo ed il nuovo Polo scolastico quando e come troveranno una soluzione che rispecchi pienamente la volontà dei cittadini e non segua unicamente scelte dettate dalle logiche di partito?
E ancora: Coriano è diventato ormai con il passare degli anni uno snodo fondamentale per la viabilità proveniente dall’Alta Valconca, ma le strade sono rimaste quelle di 30 anni fa, dunque inadeguate e sempre meno sicure. Che fine ha fatto il progetto relativo alla Nuova Circonvallazione, ‘bretella’ provinciale indispensabile allo smaltimento del crescente e caotico traffico cittadino? Forse resterà ancora un sogno per tutti i corianesi mentre la Provincia di Rimini, responsabile in primis di questa situazione, continua imperterrita a sfruttare il nostro territorio (vedi ‘inceneritore’ e Polo Raibano).
Massimo Ugolini
(presidente Comitato ‘Coriano Capoluogo’)