Pesaro 2024, scoprire Fermignano dal 29 aprile al 5 maggio. ‘Capitale al quadrato’ del progetto ‘50×50’ dedicato alle eccellenze della provincia. Titolo del calendario: ‘Affluenze’
PESARO 2024 ALLA SCOPERTA DI FERMIGNANO
Capitali al quadrato’, il progetto simbolo di Pesaro 2024 che vede i cinquanta Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, a turno, Capitale per una settimana lungo il 2024; special partner ‘50×50 Capitali al quadrato’ Banca di Pesaro – Credito Cooperativo. Il programma – dal titolo Affluenze – propone una ricca serie di attività tra natura e cultura realizzate con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Tra i ‘luoghi’ coinvolti spiccano la Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo e l’ex Lanificio Carotti- con la sua magnifica architettura ora centrale di produzione idroelettrica -, sedi che testimoniano in modo perfetto la storia e l’identità di Fermignano.
Alla conferenza erano presenti: Daniele Vimini presidente Pesaro 2024, per Fermignano il sindaco Emanuele Feduzi e l’assessore agli eventi Monica Scaramucci, Jonathan Pierini curatore del programma della settimana, Giovanni Pagliardini imprenditore proprietario dell’ex Lanificio Carotti, Alice Toccacieli/Associazione culturale Luoghi Comuni, Gloria De Angeli direttrice artistica di Indipendance, Paola Marconidella Pro Loco di Fermignano. Per il progetto ‘Cosa c’è DOP’, sono intervenuti Paolo Cesaretti del Consorzio Casciotta d’Urbino DOP e Otello Renzi, già presidente dell’associazione Sommelier AIS Marche, protagonista di due dei 3 appuntamenti di Fermignano.
Così Emanuele Feduzi: Pesaro 2024 – Capitale della italiana della cultura e la sua “Natura della Cultura” arrivano in questa settimana a Fermignano e il nostro paese è felice e desideroso di accoglierla al meglio mettendo in luce proprio quel legame tra natura e cultura che qui viene declinato con l’autenticità dell’ambiente naturale, su tutti il Furlo, e quella cultura che è frutto di secoli di evoluzione umana di Fermignano. Allora l’acqua del Metauro che passa sotto il nostro ponte romano o quella che ha scavato la gola del Furlo si sposano con il lascito culturale di luoghi simbolo come la Cartiera Ducale, il Lanificio, la Torre e i tanti luoghi di arte e comunità, regalandoci un programma vario e dalle mille sfaccettature. Questa settimana di 50×50 Capitali al quadrato è un invito rivolto a tutti a venire a scoprire Fermignano e come natura e cultura hanno plasmato il nostro paese.
Credo che per Fermignano, come per tutto il territorio provinciale, il progetto 50×50 rappresenti una grande opportunità: così Monica Scaramucci. La nostra idea, ispirandoci alle tre parole chiave di Pesaro 2024 – ARTE, NATURA e TECNOLOGIA -, nasce dalla volontà di promuovere le nostre bellezze naturali e antropiche mettendole in relazione con diversi linguaggi d’arte. Il paesaggio magico del Furlo, i luoghi del cuore del Paese (Torre medievale, ponte, lavatoi, piazzette, l’ex Cartiera Ducale, il lanificio che oltre ad essere centrale idroelettrica è anche sede di importanti rassegne culturali), rappresentano un valore inestimabile da custodire con amore e intelligenza, da scoprire e riscoprire ogni giorno. Fermignano per Pesaro 2024 rappresenta un punto di partenza importante anche per progetti che andremo a sviluppare nel prossimo futuro che avranno come filo conduttore un bene prezioso come l’acqua. Tra i progetti che ho in mente il sogno rimane il ripristino di una cartiera tra l’ex mattatoio e i lavatoi, un legame forte con il passato capace di proiettarci verso il futuro.
Le conclusioni a Daniele Vimini: Fermignano è un Comune con cui abbiamo condiviso fin dall’inizio il percorso del progetto 50×50 di Pesaro 2024 e per questo c’è molta sintonia. Un ringraziamento speciale a tutti gli artisti e ai soggetti coinvolti che renderanno straordinaria questa settimana. Grazie per il lavoro di tutti questi mesi che ha portato ad una programmazione preziosa e ad un percorso che può essere così ricco solo perché è partito da lontano. Fermignano in questi anni è cresciuta tantissimo in termini di vivacità e creatività, c’è un’osmosi preziosa con l’Accademia di Belle Arti e l’Università di Urbino. E’ riuscita ad essere attrattiva sui progetti grazie anche agli investimenti sui luoghi come il recupero del Lanificio Carotti. Soprattutto si vede il lavoro di cocreazione e di condivisione territoriale. Aver messo al centro l’energia, l’acqua, la rigenerazione e i momenti culturali tra arte, poesia, fotografia, teatro, danza saranno un grandissimo contributo al progetto 50×50 e sarà un programma che potrà avere grandissime ricadute turistiche per tutto l’anno fondamentale per costruire un senso di comunità. L’obiettivo a lungo termine è quello di sentirsi già dentro la sfida di Capitale Europea della Cultura 2033.