Cattolica open. ITF Future maschile ‘The Over’s Guys’, finale tra Picchione ed Oradini il 22 giugno,
Montepremi di 25.000 dollari, si conclude sabato sui campi in terra del Queen’s Club di Cattolica (il match clou è in programma alle 18, con ingresso gratuito). A contendersi il trofeo ma anche i preziosi 25 punti Atp in palio per il vincitore (16 quelli attribuiti al finalista) saranno Andrea Picchione e Giovanni Oradini.
Il primo, nato all’Aquila 26 anni fa ma ormai romagnolo d’adozione (si allena da anni alla Galimberti Tennis Academy), è emerso da un’autentica battaglia, durissima sul piano atletico (anche per il caldo e l’umidità) con lo spagnolo Carlos Lopez Montagud (n.391 Atp), seconda testa di serie, costretto ad alzare bandiera bianca sul 5-3 al terzo in favore di Picchione per un infortunio all’adduttore, dopo 3 ore e un quarto di partita. Il tennista di Algemesi (Valencia), che il 6 luglio compirà 24 anni, nel 2022 finalista ai Giochi del Mediterraneo sconfitto dall’azzurro Francesco Passaro, nel primo parziale aveva fronteggiato una palla-break sul 5-5, poi sul 6-5 in suo favore si era visto annullare un set-point con un ace centrale (nello stesso modo l’italiano aveva ottenuto il 6-6). Nel tie-break, dal 2 a 0 Picchione, l’iberico molto aggressivo in risposta aveva inanellato una striscia di 4 punti, per poi allungare sul 6 a 3 e incamerare il parziale per 7 a 5 con lo schema servizio kick a uscire e diritto nell’altro angolo (1 ora e 23’ la durata del set). Nella seconda frazione il giocatore seguito dall’ex davisman azzurro (n.403 Atp), sesta testa di serie, ha salvato palla-break sul 2-2, poi sul 4-3 in suo favore è stato lui a non sfruttare due chance consecutive di break (sulla prima ha messo in corridoio un diritto non impossibile) però non si è perso d’animo e nel 12° game è riuscito a convertire il secondo set-point (smorzata in rete dell’avversario) per pareggiare la situazione. Equilibrio anche nella partita decisiva, con Picchione a far pesare la sua maggior tenuta atletica e piazzare lo strappo allungando sul 5-3, con Lopez Montagud (già nei quarti aveva impiegato oltre 3 ore per domare il 20enne bulgaro Yanaki Milev, seguito come coach in Romagna dall’australiano Paul Mc Namee, in doppio maschile due volte trionfatore a Wimbledon e altrettante a Melbourne) a decidere di ritirarsi dopo aver in precedenza già chiesto un medical time-out per il problema all’adduttore.
Meno sofferta è stata l’affermazione di Giovanni Oradini, che si è aggiudicato per 7-6(5) 6-4 la semifinale con Gabriele Pennaforti. In un primo set dominato dai turni di servizio il 26enne mancino di Rovereto (n.399 della classifica mondiale), quinto favorito del torneo, è stato più lucido nel tie-break allungando subito 4 a 0, salendo sul 6 a 4 e poi contenendo il ritorno del tenace 23enne romano (n.521), per prevalere per 8 punti a 6. Nella seconda frazione nessun break fino al decimo gioco, quando Oradini si è procurato il match-point, sfruttandolo grazie a un rovescio in corridoio di Pennaforti dopo due ore e 15 minuti. Il giocatore trentino va a caccia del suo quarto titolo ITF in carriera.
Dopo le sfide sul campo, la serata di venerdì ha visto protagonisti gli sponsor dell’evento, con una cena di gala che gli organizzatori hanno voluto dedicare ai partner che li affiancano in questo progetto, che appena alla seconda edizione si è già ritagliato uno spazio di rilievo e punta a un ulteriore salto di qualità.
RISULTATI
Singolare, semifinali: Andrea Picchione (Ita,n.6) b. Carlos Lopez Montagud (Spa, n.2) 6-7(5) 7-5 5-3 ritiro, Giovanni Oradini (Ita, n.5) b. Gabriele Pennaforti (Ita) 7-6(6) 6-4.