“Come apparso sulla stampa e sui siti web delle testate locali, le ultime settimane sono state caratterizzate da disagi, alcuni più lievi, altri più impattanti, per quanto riguarda la prescrizione e la prenotazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
Tali disagi, sebbene appesantiscano l’attività di tutti i prescrittori (ospedalieri, convenzionati e medici di medici generale), hanno creato maggiori difficoltà proprio ai medici di medicina generale
Quanto sopra nasce dal fatto che dal 15 luglio scorso tutte le Aziende della Regione hanno adottato il nuovo nomenclatore delle prestazioni specialistiche; ciò significa che alcune prestazioni non sono più presenti, altre nuove sono state inserite, altre ancora hanno una codifica modificata o “spacchettata”.
Dal punto di vista informatico è stato necessario programmare ed avviare consistenti attività di adeguamento e configurazione degli applicativi aziendali collegati a questa linea assistenziale: praticamente tutti gli applicativi sanitari in uso in azienda (CUP; Pronto soccorso, Anatomia patologica, Radiologia, Laboratorio analisi) sono stati coinvolti dalle integrazioni necessarie. Al contempo è stato necessario assicurare il funzionamento dei software con una sorta di doppio nomenclatore, affinché si possano continuare a gestire le prestazioni presenti nel precedente nomenclatore, per garantire la prenotazione e l’erogazione delle prescrizioni emesse sino al 14 luglio. La verifica se l’adeguamento al nuovo nomenclatore è stato correttamente recepito dai molteplici applicativi è praticamente completata e a breve molti dei disservizi non dovrebbero più presentarsi.
Tuttavia, l’impatto delle modifiche previste dal nuovo nomenclatore è stato rilevante non solo per i sopra descritti aspetti di diverse descrizioni delle prestazioni, codifiche e transcodifiche, che impattano sulle abitudini dei medici e che sicuramente nella fase iniziale creano disagio, portano ad errori e allungano i tempi di lavoro, ma che trovano supporto attraverso la diffusione di schede informative sulle prestazioni che necessitano di nuova attenzione.
I disagi rappresentati sulla stampa risiedono soprattutto nel fatto che sono state sovrascritte tutte le informazioni relative ai protocolli prescrittivi di appropriatezza, nonché tecnico organizzative (per esempio, quali percorsi attivare per l’accesso in urgenza), che negli ultimi decenni avevano portato a specifiche configurazioni dei sistemi al fine di agevolare e orientare l’attività prescrittiva.
In particolare, assieme al nuovo Nomenclatore, sono stati sovrascritti i protocolli prescrittivi della Romagna con quelli condivisi negli ultimi anni a livello regionale (le altre aziende della Regione li avevano già acquisiti e si era dato più tempo alla Romagna per adottarli proprio in virtù del fatto che qua esistono consolidati e apprezzati protocolli sebbene non sempre corrispondenti a quelli regionali).
Purtroppo, che tali protocolli entrassero in vigore assieme al nuovo Nomenclatore non è stato oggetto di adeguate e ampia comunicazione ai vari livelli e questo ha disorientato un po’ tutti gli attori del sistema Azienda.
In questa fase, in cui ci si sta confrontando con il livello regionale per poter trovare una soluzione intermedia, pur consapevoli che è nostro dovere assumere comportamenti prescrittivi aderenti a quanto avviene per tutti gli altri professionisti della Regione, i Dipartimenti delle Cure Primarie hanno trasmesso dei documenti in versione pdf ai MMG e PLS con le indicazioni tecnico organizzative per accedere agli accessi con urgenza U (entro le 72 ore).
Tutto quanto sopra descritto ha effettivamente appesantito le attività per tutti gli operatori e per i pazienti, che a volte si sono visti rimandare dal medico, ma ancora una volta la collaborazione di tutti (prenotatori, uffici back, prescrittori, informatici, cure primarie e distretti) sta permettendo di dare sempre la risposta, e a tutti va un sincero ringraziamento.
Ovviamente, questa vicenda in nulla e per nulla è correlata all’apertura dei CAU.”