LA CULTURA
Foto Manuel Migliorini
– I piccoli aggrappati alle vesti della madre che scruta l’orizzonte del mare e lo indica con la speranza che il proprio uomo possa ritornare in porto dopo la tempesta. E’ il monumento alla Sposa del marinaio. In bronzo, è stato collocato lo scorso 7 maggio alla fine della palata sud del porto di Rimini. L’ha commissionato la Cooperativa lavoratori del mare presieduta da Giancarlo Cevoli allo scultore montefiorese Umberto Corsucci, un’artista vero. Che sa lavorare il bronzo con la tecnica della cera persa come pochi in Italia. E lo fa con scanzonata passione ed il rigore della creatività. Come un maestro artigiano del Rinascimento, o della Grecia Classica.
Corsucci ha bottega, assolutamente da visitare (è aperta al pubblico) a Montefiore, su un poggio che si chiama Montemaggiore; dove l’orizzonte ti porta fino all’ansa di Ravenna.
Classe’51, Corsucci si diploma nel 1970 presso l’Istituto d’Arte di Pesaro (sezione ceramica). Frequenta l’Accademia di Belle Arti prima a Roma, poi a Milano (Brera); nel 1974 consegue il Diploma di Scultura. Presso il suo studio si tengono corsi di scultura a livello internazionale. Nel 1999 costituisce un’Associazione Culturale, “Montemaggiore Arte”, con l’obiettivo di realizzare un Museo di sculture all’aperto sulla collina del Monte Maggiore.
Dal 2000 organizza rispettivamente il Concorso Internazionale “La Giovane Scultura” per selezionare le opere monumentali da realizzare e collocare nell’apposito percorso del museo all’aperto.
Ha firmato una serie di monumenti collocati in tutt’Italia. Alla rinfusa: monumento in pietra per la Fonte Sacramora Viserba, monumento alle vittime del terremoto del 1976 (Tarcento, Udine), pannelli in bronzo presso la Banca Popolare Valconca (Morciano), monumento in travertino e bronzo dedicato a Giustiniano Villa (San Clemente), padre Pio a Morciano. L’ultimo è un monumento al vino in Umbria.