TURISMO
– “Conosco io un posto bellissimo dove andare in vacanza”. Siamo nel 1980 ad Anversa, Belgio. I coniugi Marie Jeanne e Theo van Limbergen sono sposati dal 1970; dopo il viaggio di nozze non erano mai stati in vacanza. C’era il mutuo della casa da pagare. Insieme al figlio Serge (sette lingue parlate bene, fa il traduttore dall’italiano in fiammingo e francese), in auto, scendono a Misano. Si fermano nei pressi della stazione. In via Matteotti, cercano la casa dove la diciottenne, nel 1965, era stata in pensione presso una famiglia. La trova e si fermano davanti. Dice al marito: “E’ questa”. Si affaccia Serafina Bernabè, che non la riconosce; chiede cosa vogliono. “Un appartamento”, la risposta. Serafina: “Se volete, vi affitto quello di mia figlia che abita in Svizzera. Ma dovete cucinare nella mia cucina, eccetto il giovedì sera”. La signora una volta la settimana va a pregare (è testimone di Genova). Subito però si tuffano nei ricordi degli anni ’60, quando per molti anni la cassa mutua belga portava a Misano gruppi di giovani in vacanza. E quel periodo con tanti belgi, in tantissimi, a Misano lo ricordano con affetto.
Per cinque anni, i fiamminghi van Limbergen sono ospiti dei Bernabè. Poi, trovano casa nel condominio di fianco all’hotel Mercedes, in un appartamento di Roland, un belga che conosceva Misano come le proprie tasche e tutti conoscevano. A fare da tramite tra le due famiglie connazionali che non si sono mai conosciute Riccardo Barogi, che diventerà poi un caro amico.
L’appartamento viene venduto nei primi anni ’90 e loro sono costretti ad un altro trasloco. Trovano ospitalità definitiva da Angela Ciaroni.
Mary e Theo, uomo dallo humor fine, hanno molti amici misanesi: Ilario (il loro bagnino), le famiglie Ciaroni, i Cozzolino. Vengono invitati anche per i matrimoni, che non si perdono. Abitualmente passano un mese di vacanza in luglio. Dicono: “In 31 anni, abbiamo trascorso in Italia oltre 3 anni”. L’italiano lo parlano bene e hanno visitato il Belpaese dalle Alpi fino a Roma. Conoscono poco il sud’Italia. I piatti preferiti della signora: pizza e tagliolini alle vongole; grigliata di pesce e tagliolini di pesce per il consorte. Se il figlio parla sette lingue, con l’italiano che è diventato il suo strumento di lavoro, i coniugi se la cavano alla grande: fiammingo, francese, tedesco, inglese, italiano e un po’ di spagnolo. Da qualche anno hanno casa in Francia. Da quando sono in pensione, girano molto. Dicono: “L’Italia è la vacanza più costosa”. Un dato che deve far riflettere chi fa turismo.