L’INTERVISTA
– I piccoli comuni così non ce la possono fare. Questa crisi economica potrebbe aiutare il progetto di unificare i servizi dei 9 comuni della Valconca. Soli non possono più offrire servizi ai cittadini.
Rilanciare in modo serio e maturo l’Unione della Valconca è l’obiettivo numero uno di Orianna Bertuccioli, da un anno segretario del Pd della Valconca. Dal ’93 (piena tangentopoli) al 2003, la Bertuccioli non ha più fatto politica attiva. Prima segretario del Pci di Mondaino, dall’85 al ’90 è assessore a Mondaino. Nel ’90, viene candidata a sindaco, causa le divisioni interne al Pds vince la cattolica Rosanna Mastrogiuseppe. Nel 2003, la Bertuccioli rientra ma fondando l’associazione culturale per la Pace nel mondo.
Quali obiettivi si pone come segretario del maggiore partito della Valconca?
“Se ne risolviamo uno, abbiamo risolto molti dei problemi dei nostri cittadini. Il primo obiettivo è rilanciare il ruolo dell’Unione dei comuni, affinché i cittadini possano ricevere buoni servizi ad un costo più basso. Purtroppo tutti e nove pensano di poter fare da soli. Questa crisi economica e le sempre minori risorse a disposizione dicono che non reggono più. Bisogna partire dal dato di unificare più servizi possibili”.
Però…
“Sulla carta sembrerebbe tutto semplice e facile; e con la sola ragione si fa fatica a capire come mai tale progetto è naufragato con l’Unione e come mai ancora oggi non ci si riesca. Sarebbe bello se i sindaci penassero al bene comune, che parte dall’unificazione dei servizi. Come Pd lo scorso 8 luglio abbiamo organizzato una serata sul federalismo ed è tutto in movimento. Il prossimo ottobre abbiamo in programma un’altra conferenza programmatica. Vogliamo fare delle tappe per giungere poi al risultato finale”.
Nuovi tagli, nuova normativa, con i piccoli paesi sempre più in difficoltà…
“Da un punto di vista economico i comuni sono sulla graticola; i tagli centrali vengono fatti alla base. Prima come cittadini e poi come partito siamo preoccupati su come fare i bilanci dell’anno prossimo. La nuova normativa sulla riscossione diretta delle entrate tributarie e patrimoniali fanno il resto. Avere un solo ufficio tributi della Valconca significa avrebbe un alto significato. Ma sarebbe meglio avere un ufficio regionale per la riscossione diretta delle entrate. Le tariffe andrebbero uniformate. Dal primo gennaio dell’anno prossimo, Equitalia cessa le attività nei confronti dei vari enti. Questo significa che, ad esempio, Ici e Tarsu deve essere incassata direttamente. A queste vanno aggiunte le riscossioni coattive, nel caso in cui c’è dell’evasione. L’Unione tra i nove comuni ha un suo equilibrio territoriale ed abitativo con i suoi 24.000 abitanti. Avremmo un’entità politico-amministrativo capace di parlare e di farsi ascoltare. Dall’altra parte, dare i servizi a 24.000 cittadini significa avere grosse economie di scala”.
Va tutto bene, ma tra i nove chi è titubante? Alle spalle c’è anche il fallimento e gli sprechi della vecchia Unione…
“Si sono già incontrati i sindaci di Morciano, San Clemente, Montefiore e Gemmano. Ad avere dei dubbi è Montefiore possiamo anche capire la sua posizione. Sono del parere però che le singole entità dovrebbero superare la domanda: ‘A me che cosa ne viene?’. Far confluire i servizi significa darne dei migliori alla popolazione e a costi inferiori. Con le risorse che si liberano si può fare altro. Ogni amministratore ha il dovere di mettere il cittadino al centro della politica amministrativa. E dobbiamo andare anche oltre le ragioni del centrosinistra-centrodestra. Dobbbiamo discutere insieme per trovare le modalità operative. La crisi economica-finanziaria è una buona ragione per mettersi insieme. E chiedo: se gli amministratori non fanno questo, che cosa mai dovranno fare?”.
Che cos’è per lei la Valconca?
“Ne sono innamorata. E’ una terra fatta di case, alberi, boschi, borghi, anima. La vedo come la mia terra, la mia felicità. E voglio che la vallata sia in grado di creare occupazione, ricchezza, basta cemento, altrimenti la distruggiamo. Siamo ancora in tempo per farla diventare la ‘Valconca felix’. Sarebbe sciocchi non tentare”.
GLI UOMINI
Nel direttivo tutti i segretari comunali
– Il direttivo del Pd della Valconca è formato dai segretari dei 9 comuni: Orianna Bertuccioli (segretario), Alessandro Agnoletti (Saludecio), Sergio Orsi (Montecolombo), Lorenzo Silvagni (Montefiore), Daniele Savioli (Montescudo), Ardes Cinelli (San Clemente), Lorenzo Grilli (Montegridolfo), Luigino Casadei (Mondaino), Luca Bellini (Gemmano), Gioacchino Di Pasqua (responsabile enti locali).
LA STORIA
Vecchia Unione, la montagna partorisce il topolino
– Un domiciliato di San Clemente (causa cambio di casa) deve ancora avere un centinaio di mila lire (siamo nel ’99) come rimborso Tarsu dall’Unione dei Comuni della Valconca. Gli uffici, sono stati più volte sollecitati, ma nulla. E forse in questo piccolo episodio si può leggere il suo naufragio politico ed amministrativo. La neonata istituzione sovracomunale nacque su idea di Claudio Battazza, allora sindaco di Montefiore Conca, nella prima metà degli anni ’90. Ebbe un padrino d’eccezione in una delle prime presentazioni. Scese da Bologna a Montefiore, Luigi Bersani, oggi segretario del Pd, allora presidente della Regione Emilia Romagna.
L’Unione, un po’ come oggi, aveva due obiettivi. Anzi tre. Doveva erogare ai nove Comuni della Valconca più servizi ad un prezzo inferiore. Il sogno era, col tempo, di costituire un solo Comune. Invece, in questi 15 anni di traballante navigazione la montagna della politica ha partorito uno stanco e scheletrico topolino. Organizza i centri estivi marini, i vigili e poco altro.
Sede a Morciano, per il progetto sono giunti in Valconca numerosi milioni di euro. Milioni spesi con troppa allegria per tirare su qualcosa di credibile. Forse, l’investimento più importante è stata la casa di riposo a Morciano (ma si poteva fare anche senza Unione). In questi anni, gli amministratori si sono rimpallati la sconfitta. Una volta, è colpa di Giorgio Ciotti, sindaco solista (culturalmente di centro-sinistra, centro-destra, o tutt’e due?) di Morciano. E si sa che senza Morciano la Valconca non si mette insieme. Un’altra volta di Ferri, sindaco di Gemmano dal ’90 al 2004. Un’altra volta, si addita Filippo Berselli, sindaco di centrodestra di Montefiore. Insomma, un teatrino di provincia.
In 15 anni, l’Unione è diventata un altro ente con i suoi bravi costi di gestione ed i suoi preziosi emolumenti per gli amministratori. Ripetere una simile operazione prima ancora che triste, sarebbe deleterio. Bertino Montanari fece una battaglia contro il gettone agli amministratori; idea messa ai voti, fu sonoramente bocciata.